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SICILIA QUEER 2021 / OMAGGIO A MARIE-CLAUDE TREILHOU

SICILIA QUEER 2021
International New Visions
FILMFEST  

PALERMO, 23 — 24 OTTOBRE 2021
Parte terza



Carte postale à Serge Daney / Omaggio a Marie-Claude Treilhou

Gran finale per l'undicesima edizione del Sicilia Queer filmfest che sabato 23 e domenica 24 ottobre, a partire dalle 18.30, presso il Cinema De Seta ai Cantieri Culturali alla Zisa, presenta il completamento della sezione Carte postale à Serge Daney, che vedrà come protagonista la regista francese Marie-Claude Treilhou. L'omaggio a Marie-Claude Treilhou, che a Palermo sarà insieme a Gaël Teicher (produttore, editore e distributore) e in dialogo con il regista Laurent Achard, costituisce un'occasione unica per misurarsi con un cinema marginale e fondamentale per il cinema queer contemporaneo, e non solo. L'evento è realizzato in collaborazione con l’Institut français Palermo.

MARIE-CLAUDE TREILHOU

Marie-Claude Treilhou ha appreso il cinema da autodidatta negli anni ’70 al fianco di Gérard Frot-Coutaz e Paul Vecchiali, in quel girone del cinema francese che, sotto il nome di Diagonale, viveva ai margini della produzione cinematografica degli anni ’70 e ’80 e ha rappresentato insieme un'avventura di vita, una morale e un'estetica. 

Il suo primo tentativo, Simone Barbès ou la Vertu, è diventato un film cult. In esso Marie-Claude Treilhou racconta la notte di solitudine e di vagabondaggio della giovane Simone Barbès tra il cinema porno dove lavora e il nightclub lesbico che frequenta. Se “il cinema è emozione”, come Godard faceva dire a Samuel Fuller in Pierrot le fouSimone Barbès ou la Vertu è il cinema. Alcuni ricordano che il film era sulla copertina dei «Cahiers du cinéma» nel marzo 1980 e che Serge Daney ne parlava molto bene alla radio. Diverse generazioni di registi (Alain Guiraudie, Laurent Achard, Serge Bozon, Yann Gonzalez) vi fanno esplicitamente riferimento. L’uscita della copia restaurata nelle sale francesi nel 2018 ha creato un nuovo entusiasmo: il gioiello segreto meglio custodito del cinema francese stava finalmente vivendo una seconda vita. Cosa possono trovare le nuove generazioni in questo film di 40 anni fa? “Probabilmente un incoraggiamento", dice Marie-Claude Treilhou. “A fare un passo a margine, a fare con poco, a non conformarsi al mainstream".

E Marie-Claude Treilhou non ha mai lasciato i margini - cinematografici, politici, geografici -. Dalle fiction ai documentari ha percorso quarant'anni di cinema da clandestina, convinta che l'entusiasmo sollevi le montagne, senza mai smettere di vedere nel cinema una possibilità di resistenza, a volte dolorosa. La coerenza artistica del suo approccio e l'orgoglio di questa coerenza sono esemplari. Ha realizzato un grande film di fiction per decennio, mentre intorno a lei i liberi pensatori e gli artigiani coscienziosi scomparivano progressivamente: la commovente cronaca familiare Le jour des rois all'inizio degli anni ’90, la sua prima e ultima collaborazione con attori professionisti (per inciso, grandi attrici leggendarie: Micheline Presle, Danielle Darrieux, Paulette Dubost); il dissacrante Un petit cas de conscience del 2002, sulla meschinità della vita quotidiana e le convinzioni di facciata, un film libero e distante da tutto, come gli attori che lo abitano (Marie-Claude Treilhou, Dominique Cabrera, Claire Simon e Alain Guiraudie, tutti registi). In tutti i film di questa "figlia del popolo" c'è un gusto per i dialoghi, per il linguaggio, una gioia per la pronuncia che sono anche un modo discreto ma ostinato di resistere al "buco nero dello spettacolo" e alla svalutazione dell'essere umano.

Allo stesso tempo, Marie-Claude Treilhou ha realizzato diversi documentari sul mondo della musica, tra cui Les Métamorphoses du cœur nel 2003 su un coro amatoriale e Couleurs d'orchestre nel 2007 sull’Orchestra di Parigi. Questi film elogiano l'ardore e il perfezionismo e cercano di mostrare attraverso il mezzo cinematografico "l'elevazione dell'umanità che la musica fornisce, un baluardo di raffinatezza contro la barbarie".


PROGRAMMA
 

SABATO 23 OTTOBRE 2021

ore 18.30 - DERNIÈRE SÉANCE
di Laurent Achard / Francia 2011 / 81’ / v.o. sott. it. 

Sylvain, giovane cinefilo e solitario, è il gestore di un piccolo cinema di quartiere sull’orlo della bancarotta. Con grande dedizione si occupa dell’intera organizzazione, in qualità di responsabile della programmazione, proiezionista e cassiere e, in quegli stessi luoghi scalcinati e ombrosi, si è ricavato un seminterrato in cui vivere. Ogni notte, dopo l’ultimo spettacolo, si aggira per le strade della città e commette un omicidio… Dernière séance incorpora gli stilemi del film slasher e tesse un canto d’amore cinefilo che spinge alle estreme conseguenze l’illusione di “abitare” la realtà dei film visti e adorati, tanto da non riuscire più a distinguere tra finzione e realtà, tra cinema e vita reale.


ore 20.30 - SIMONE BARBÈS OU LA VERTU
di Marie-Claude Treilhou / Francia 1980 / 77’ / v.o. sott. it.

Simone e Martine lavorano come maschere in un cinema porno a Montparnasse. Passano le loro giornate nel limbo della hall, tra qualche chiacchiera e risata, incontrando gli habitué e le persone solo di passaggio per traghettarle in sala, al loro posto. A mezzanotte Simone si mette in marcia nella notte parigina alla volta di un club lesbico… L’opera più conosciuta della regista francese. Un viaggio in tre atti articolato tra interno esterno, buio e luci artificiali, in cui il bizzarro cinema e la città che lo circonda dialogano continuamente e sembrano persino invertirsi. Un sublime ritratto in una notte di tutta la solitudine moderna, derelizione amorosa, insoddisfazione sessuale, fuga al termine della notte alla ricerca di un segno.

 

DOMENICA 24 OTTOBRE 2021

ore 18.30 - LE JOUR DES ROIS
di Marie-Claude Treilhou / Francia 1991 / 90’ / v.o sott. it. / anteprima nazionale

Tre anziane sorelle si riuniscono, come ogni domenica. Hanno poco in comune, si potrebbe anche dire che sono spesso ostili tra loro. In questa speciale domenica dell’Epifania – il giorno dei re magi – però l'atmosfera è più elettrica del solito. Oltre al programma canonico che prevede il recarsi al cimitero, pranzare al ristorante cinese e mangiare la tradizionale “galette des rois”, le tre devono andare a vedere lo spettacolo dell'altra sorella. Un’immersione divertente e veritiera nel microcosmo della terza età; irriverente e originale e con un cast d’eccezione che ci riporta lontano, in Oriente, ai capolavori sulla vecchiaia realizzati dal maestro Ozu, riferimento costante di Marie-Claude Treilhou. 


ore 20.30 - UN PETIT CAS DE CONSCIENCE
di Marie-Claude Treilhou / Francia 2002 / 95’ / v.o. sott. it. / anteprima nazionale 

Un furto anomalo nella casa di campagna di Simone e Hélène, una coppia di donne sulla cinquantina, dà vita a una serie di ipotesi, verifiche, fatti e investigazioni che coinvolgono loro stesse e un gruppo di persone che sta loro intorno. La suspense legata alla risoluzione del caso diventa nello stesso tempo un confronto di ciascuno dei personaggi con la propria visione del mondo, la propria ideologia e la propria morale, in un crescendo in cui verità e giustizia diventano concetti fluidi. Un cast d’eccezione per un piccolo gioiello del cinema francese più nascosto: Ingrid Bourgoin, Dominique Cabrera, Alain Guiraudie, Claire Simon e Marie-Claude Treilhou.


MATERIALE STAMPA E IMMAGINI

https://www.dropbox.com/sh/na1axmzunwe2e8f/AABL5_1_xl_jLy4oMmkJCQBka?dl=0


 

Info

www.siciliaqueerfilmfest.it / www.institutfrancais.it/palermo

 

Biglietto

Intero: 5€ - Ridotto: 3€ (under 30, tesserati Institut français Palermo, militari, disoccupati)


Ufficio Stampa SQFF20201

Giovannella Brancato +39 340 8334979 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ada Tullo +39 349 2674900 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


 

SICILIA QUEER 2021
International New Visions
FILMFEST

Palermo, Cantieri culturali alla zisa
3 - 6 giugno / 8 - 12 settembre / 23 - 24 ottobre 2021

 

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