24 maggio 2025, 21.00 / Cinema De Seta
con Aurora Quattrocchi, Francesca Della Monica, Massimo Milani, Nando Bagnasco, un videosaluto di Silvio Benedetto e la proiezione di filmati di Pippo Zimmardi
Assegnazione del Premio Nino Gennaro 2025 a Massimo Verdastro
Massimo Verdastro racconta Nino Gennaro
con Aurora Quattrocchi, Francesca Della Monica, Nando Bagnasco, Massimo Milani, Pippo Zimmardi e un intervento video di Silvio Benedetto
ingresso libero
A trent’anni dalla morte, l’attore Massimo Verdastro racconta il poeta e drammaturgo Nino Gennaro. Una serata dedicata alla Palermo del sottosuolo, al teatro di strada e all’impegno sociale; il ricordo di chi non ha dimenticato e vuole anzi celebrare la storia di un autore scomodo ma accogliente, poetico e irriverente, che tanti mondi ha unito, dalla Corleone degli anni Settanta alle lotte per i senza casa nella Palermo degli anni Ottanta e Novanta. Un autore cui il Sicilia Queer ha intitolato quindici anni fa un premio che assegna ogni anno a personalità che nel mondo si sono distinte per la diffusione della cultura LGBTQI+ e che lavorano per promuovere e difendere una cultura delle differenze. Per chi non lo conosce, per chi vuole riscoprirlo, il suo Massimo interprete Massimo Verdastro leggerà, racconterà, farà ascoltare, mostrerà. Una serata per Palermo.
Massimo Verdastro
Attore e regista, ha alle spalle una lunga e intensa attività teatrale, iniziata a Roma nel 1977. Già mimo e anche giovane attore col poliedrico artista Silvio Benedetto, approdato insieme a lui e altri attori e attrici da Roma a Palermo nell'80, al Teatro del vicolo conosce Nino Gennaro che ne era assiduo frequentatore. Da lì inizia la sua permanenza a Palermo, dove si diploma alla scuola di teatro Teatès con Michele Perriera ed è tra i soci fondatori della cooperativa Teatès. Nel corso degli anni ha collaborato con i più grandi registi del teatro italiano (tra cui Federico Tiezzi, Luca Ronconi, Giancarlo Cauteruccio e molti altri), ricevendo riconoscimenti prestigiosi come il Premio UBU nel 2002 e il premio ETI nel 2007. Dagli inizi degli anni Novanta si è reso carne e voce delle opere del poeta corleonese: senza l’attività di Verdastro il teatro di Nino Gennaro sarebbe semplicemente rimasto nei cassetti. È alla sua infaticabile attività teatrale che si deve la scoperta e la divulgazione dei testi di Nino Gennaro, in un dialogo ininterrotto tra scoperta di nuove drammaturgie, rilettura e rievocazione del passato e immaginazione di un’utopia futura. Animato da questa pulsione amorosa Verdastro propone una visione inedita e antielitaria del far(si) teatro, in una dimensione fortemente radicata nel territorio e capace di fabbricare universi distanti per tempo e spazio; una modalità di essere artista che trascende la professione e s’infiltra nelle pieghe del personale. Attraverso il proprio corpo, facendosi «medium bello di cose belle», Massimo Verdastro non ha mai cessato in tutti questi anni di diramare la poetica di Nino Gennaro, portando in scena i suoi testi più celebri (dalla trilogia composta da Una Divina di Palermo, La via del sexo e Rosso Liberty passando, tra gli altri, per Alla fine del Pianeta e Teatro Madre) ma permettendo alla sua arte di estendersi anche al di là degli argini del palcoscenico – attraverso seminari, pubblicazioni, incontri, rassegne, mostre e pratiche quotidiane. Corpi marginali, obliqui e solventi, Nino Gennaro e Massimo Verdastro hanno condiviso una profonda amicizia e una medesima spinta trasformativa in ambito artistico e politico, fino a raggiungere un proscioglimento di sé nell’altro. Le lettere raccolte nel libro Caro amico ti scrivevo – appena pubblicato in occasione del trentennale della morte di Nino Gennaro e del conferimento di questo riconoscimento – non ne sono che l’ultimo esempio. Per queste ed altre ragioni, è con profonda gioia che conferiamo il Premio Nino Gennaro 2025 a Massimo Verdastro.
con Aurora Quattrocchi, Francesca Della Monica, Massimo Milani, Nando Bagnasco, un videosaluto di Silvio Benedetto e la proiezione di filmati di Pippo Zimmardi