premio Nino Gennaro / 20 maggio 2022
PREMIO NINO GENNARO / David Leavitt
Un grande autore della letteratura americana contemporanea è stato designato come vincitore del Premio Nino Gennaro, istituito dal Sicilia Queer sin dalla sua prima edizione e intitolato a un esempio di intellettuale siciliano eclettico e non allineato, per essersi distinto per la sua attività e il suo impegno nella diffusione internazionale della cultura queer
Lo scrittore statunitense David Leavitt (che per l’occasione ha scritto un testo inedito, Basta un attimo, pubblicato sul catalogo del Sicilia Queer 2022) sarà a Palermo il 19 giugno per ricevere all’Orto Botanico dell'Università degli Studi di Palermo il Premio Nino Gennaro nell’ultimo degli appuntamenti del Sicilia Queer 2022 e come ulteriore tappa verso il corteo del Palermo Pride.
La scrittura di Leavitt è stata determinante per lo snodo epocale della letteratura post-gay ma, soprattutto, ha contribuito in modo decisivo alla creazione dell’immaginario queer tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso affrontando la dialettica tra “eccezionalità” e “normalità” nel trattare i temi classici della letteratura borghese: le relazioni amorose e la loro assenza, la famiglia e la sua disgregazione, lo stare al mondo con la malattia, le sfide della creazione artistica.
Ricorrendo a un certo distacco emotivo che è presto diventato una sua riconoscibile cifra stilistica, David Leavitt ha narrato la controversa integrazione della (presunta) eccezionalità dell’omosessualità nella “normalità” sociale – come nel primo, notevole romanzo, La lingua perduta delle gru – ma ha anche descritto l’essere gay come un tratto ordinario di personalità eccezionali, come nel saggio biografico dedicato allo scienziato inglese Alan Turing, che è, al contempo, un ritratto dell’uomo e un’indagine su una delle più odiose discriminazioni omofobe del recente passato.
carte postale à Serge Daney / 20 maggio 2022
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Louise de… è una donna ricca ed elegante della Francia di fine Ottocento. Ama i suoi gioielli, ma deve decidere quale vendere per ripagare in gran segreto un debito. Di tutti quelli che possiede sceglie di vendere gli orecchini che le ha regalato il marito, André de… Ma quando André scopre la verità, e il fato restituisce gli orecchini a Louise tramite la storia d’amore extraconiugale con il barone Donati, il destino tragico interrompe bruscamente il nuovo sogno d’amore. Un classico intramontabile di Max Ophüls, un melodramma barocco di amore e intrecci sullo sfondo della Francia della Belle Époque, fra balli, duelli e un senso ottocentesco dell’onore che va lentamente infrangendosi contro la crudele incontrollabilità dei sentimenti.
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Louise de… is a rich and elegant woman in the late 19th-century France. She loves her jewels, but she has to decide which one to sell to secretly repay a debt. Of all those she owns, she chooses to sell the earrings that her husband, André De… gave her as a gift. But when André discovers the truth, and fate returns the earrings to Louise through the extramarital love affair with Baron Donati, tragedy abruptly interrupts the new dream of love. A timeless classic by Max Ophüls, a baroque melodrama of love and plots set during French Belle Époque, amidst dances, duels and a 19th-century sense of honour that breaks up against the cruel uncontrollability of feelings.
carte postale à Serge Daney / 20 maggio 2022
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C’è tumulto a Capitol Hill, sede del Senato americano: Robert A. Leffingwell è stato nominato Segretario di Stato dal Presidente degli Stati Uniti, e deve ricevere il consenso maggioritario dai senatori di ogni singolo stato. Le due controparti, a favore e contro, si scontreranno in una battaglia politica estrema che non esclude ricatti e minacce, col rischio che tutto sfoci in tragedia. Il dramma politico come occasione per illustrare l’agone del potere: conflitti, segreti e trasformismo regnano sovrani fra le fila del Senato statunitense. Ghiotta occasione per Otto Preminger per eseguire una successione larghissima e stratificata di ritratti poco accondiscendenti e crudeli, che rendono sempre più complesso comprendere cosa sia giusto e cosa sia sbagliato.
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There is turmoil in Capitol Hill, home of the US Senate: Robert A. Leffingwell has been appointed Secretary of State by the President of the United States, and must receive majority consent from the senators of each state. The two counterparts, in favour and against, will clash in an extreme political battle that does not exclude blackmail and threats, with the risk that everything ends in tragedy. Political drama as an opportunity to illustrate the battlefield of power: conflicts, secrets and transformism reign supreme in the ranks of the US Senate. A rich opportunity for Otto Preminger to perform a very large and layered succession of uncomfortable and cruel portraits, which make it increasingly difficult to understand what is right and what is wrong.
queer short / 20 maggio 2022
queer short / 20 maggio 2022
panorama queer / 20 maggio 2022
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Il personaggio di Emily Dickinson, reso popolare dopo la sua morte, è quello di una zitella solitaria, una persona timida, troppo sensibile per questo mondo. Questo film esplora il suo lato vivace e irriverente, nascosto per anni, e in particolare la relazione romantica di Emily con un'altra donna, la cognata Susan. Sono le poesie di Dickinson a testimoniare una vita ampiamente vissuta e sentita. Madeleine Olnek restituisce questo aspetto con un ritratto fresco e divertente. Non è la storia di un amore tragico ma di due donne che escogitano modi per vedersi, che si abbracciano con passione in cucina prima di tornare ai loro doveri. Susan chiede ad Emily di leggerle le sue poesie. Emily tira fuori pezzi di carta dalla sua cintura o dal suo chignon. È letteralmente “ricoperta di poesia”. Grazie a Olnek, Emily Dickinson e la sua poesia trovano spazio per respirare.
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Emily Dickinson’s persona, popularized since her death, became that of a reclusive spinster – a delicate wallflower, too sensitive for this world. This film explores her vivacious, irreverent side that was covered up for years — most notably Emily’s lifelong romantic relationship with another woman, her sister in law, Susan. It is Dickinson's poems that record a life widely lived and felt. Madeleine Olnek portrays this aspect through a fresh and entertaining portrait. This isn't a story of a tragic love but that of two women figuring out ways to see each other, embracing madly in the kitchen before running back to their duties. Susan checks in with Emily every day, asking to read whatever she's working on. Emily pulls a batch of poems out of her belt or her bun. She is literally “covered in poetry”. Finally Olnek's approach gives Emily Dickinson and her poems room to breathe.
panorama queer / 20 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/vous-ne-desirez-que-moi/182390
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Nell'ottobre del 1982 Yann Andrea chiede a Michèle Manceaux di essere intervistato. È il compagno di Marguerite Duras ed ha 38 anni meno di lei. Michèle Manceaux è una giornalista, vicina di casa di Duras. Si incontrano nella casa di Neauphle e la prima frase che Yann pronuncia è: «Vorrei parlare di Duras». Come nei romanzi della scrittrice in cui l'amore sembra non esistere senza la distruzione di qualcuno, anche il rapporto tra Yann e Marguerite si fonda sull'accettazione del potere che lei esercita su di lui. Yann vive un'esistenza proiettata nell'immaginario di Duras. Marguerite vive una vita jusqu'au bout e chi le sta vicino non ha altra scelta che condividerla. Ancora una volta Claire Simon si confronta con un tema impegnativo e si distingue per il suo cinema coraggioso e audace, capace di porre domande che pochi osano.
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On October 1982, Yann Andrea asks Michèle Manceaux to be interviewed. He is the partner of Marguerite Duras and is 38 years younger than her. Michèle Manceaux is a journalist, a neighbor of Duras. They meet in Neauphle’s house and the first sentence that Yann pronounces is: «I would like to talk about Duras». Like in her novels, love doesn't exist without the destruction of someone and the relationship between Yann and Marguerite is based on the acceptance of the power that the writer exercises over him. Yann lives an existence projected into Duras's imagination. Marguerite lives a life jusqu'au bout and those around her have no choice but to share it. Once again Claire Simon is confronted with a demanding theme as she has built her reputation on risky, challenging filmmaking, daring to ask questions where others shy away.
panorama queer / 20 maggio 2022
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Cinque giovani donne tedesche organizzano una vacanza al Lago di Garda, con l’apparente voglia di celebrare la propria adolescenza e riportare in vita dopo tanto tempo quei piccoli riti che hanno consolidato la loro amicizia. Nonostante la genuinità dell’intento, l’esperienza si rivela a poco a poco catastrofica. Il film, esame finale della giovanissima Sinje Köhler presso la Filmakademie del Baden-Württemberg, svela gradualmente e con un filo di tristezza quanto ognuna delle protagoniste sia in realtà un impenetrabile mondo a sé stante, fatto di piccoli egoismi e grandi verità taciute. Questo perfetto spaccato di vita di quasi trentenni mostra le difficoltà di un’indipendenza, raggiunta a fatica ma gestita ancora maldestramente, e i danni di una educazione sentimentale, mancata o del tutto fallimentare.
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Five young German women organise a holiday at Lake Garda, with the apparent wish to celebrate their adolescence and bring back to life those little rituals that have consolidated their friendship. Despite the genuineness of their intention, the experience gradually turns out to be catastrophic. The film, product of the graduation exam of Sinje Köhler at the Filmakademie in Baden-Württemberg, reveals gradually and with a touch of sadness how each protagonist is an impenetrable world, made of small selfishnesses and great unspoken truths. This perfect portrait of the almost thirty-year-olds shows the difficulties of an independence, achieved with difficulty but not properly managed, and the damage of an emotional education, which either didn’t exist at all or failed miserably.
panorama queer / 20 maggio 2022
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La storia di Porpora Marcasciano, attivista transessuale che racconta, in un viaggio da Bologna al Sud Italia, una vita di battaglie dagli anni Settanta ai giorni nostri. Un viaggio nella Storia che è anche un viaggio in Italia, un invito alla creazione di un ponte fra vecchie e nuove generazioni tramite interviste, testimonianze e materiale di repertorio. Sul volto di Porpora si riflettono le parole di un’umanità trascurata ma mai vinta e incredibilmente viva.
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The history of Porpora Marcasciano, transsexual activist that recalls, during a journey from Bologna to South Italy, a life of battles from 70s to nowadays. A journey in the History that is a journey in Italy too, an invitation to create a bridge between old and new generations through interviews, testimonials and old footages. On the face of Porpora one can see the reflection of the words of a neglected humanity, which is never won and is incredibly alive.
panorama queer / 20 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/masking-threshold/182367
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Un IT worker di un’azienda, affetto da un disturbo simile all’acufene, si chiude in una stanza per fare degli esperimenti su materiali e corpi di animali. Vuole dimostrare che ogni oggetto di derivazione organica emette un suono, che questo suono comunica qualcosa e che la sensazione si acuisce quando il corpo in questione agonizza e muore. Il film è la ricostruzione, con sguardo allucinato e ossessivo, della progressiva follia megalomane del protagonista, spinto in un baratro di violenza sadica e truculenta dal desiderio di una presunta scoperta scientifica. Tramite l’uso di macro, dettagli gore e una voice over dal ritmo compulsivo, il regista austriaco sfrutta i traumi del protagonista – tra i quali, la perdita di compagni e amici al Pulse Gay Shooting di Orlando nel 2016 – per restituire allo spettatore un’esperienza horror non adatta agli stomaci deboli.
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A company IT worker with a tinnitus-like disorder locks himself into a room to experiment with biological materials and animal bodies. He wants to demonstrate that every organically derived object emits a sound, that this sound communicates something and that the sensation is heightened when the body in question agonizes and dies. The film is the progressive reconstruction, with hallucinated and obsessive gaze, of the protagonist’s megalomaniac madness, pushed into an abyss of sadistic and truculent violence by the desire for an alleged scientific discovery. Through the use of macros, gore details and a voice over with a compulsive rhythm, the Austrian director employs the traumas of the protagonist – including the loss of companions and friends at the Pulse Gay Shooting in Orlando in 2016 – to give back to the viewer an horror experience not for the faint-hearted.
panorama queer / 20 maggio 2022
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Lontano da una Palermo caotica che sembra aver perso il contatto con ogni forma di spiritualità, vive Nino o, come preferisce essere chiamato, Isravele, muratore semianalfabeta, che ha deciso di abbandonare la propria famiglia e dedicare la vita a Dio. In un’elevazione della massima benedettina ora et labora, il protagonista si dedica da più di vent’anni alla costruzione di un tempio, nato dalle rovine di un vecchio osservatorio in disuso. Nonostante l’età, Isravele – il cui nome va letto al contrario – esplora ogni giorno la brulla montagna su cui vive, alla ricerca delle pietre migliori per il suo santuario: un atto catartico che lui ama chiamare preghiera. Per la realizzazione del suo documentario, il regista ha osservato a lungo la vita di questo profeta moderno, incoraggiando chi guarda a fare i conti con le responsabilità che gli umani hanno verso la natura.
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Far from a chaotic Palermo that seems to have lost contact with any form of spirituality, lives Nino or, as he prefers to be called, Isravele, a semi-illiterate and former construction worker, who decided to abandon his family and dedicate his existence to God. As an implementation of the Benedictine rule ora et labora, the protagonist has been devoting himself for the last twenty years to the erection of a temple, born from the ruins of an old, disused observatory. Despite his advanced age, Isravele – whose name, read backwards, means ascension/rise – explores every day the barren mountain on which he lives, in search of the best stones for his sanctuary: a cathartic act that he likes to call prayer. For the realisation of his documentary, the director observed the life of this modern prophet, encouraging the viewer to come to terms with the responsibility that humans have towards nature.
panorama queer / 20 maggio 2022
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In un momento in cui tutto si è fermato a causa della pandemia, la realtà sembra essersi dilatata all’infinito, costringendo le protagoniste di questo film a elaborare nuovi mezzi con cui affrontare la vita di tutti i giorni. Prendendo ispirazione da un sogno lucido e da una tartaruga, attentamente studiata, Costanza decide di seguire la propria fidanzata durante una campagna archeologica sull’isola di Ustica. Il primo lockdown costringerà la coppia a rimandare l’incontro programmato e ad analizzare con occhi diversi il vuoto, esistenziale e fisico, sancito dal nuovo corso storico. Attraverso gli scavi e la telecamera, assistiamo a un tentativo di trovare connessioni più profonde con il passato e il luogo di provenienza. Una quasi favola sul tempo e sulla Storia, osservati con gli occhi dell’impazienza.
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At a time when everything has been stopped by the pandemic, reality seems to be infinitely dilated, forcing the protagonists of this film to find new tools to cope with everyday life. Taking inspiration from a lucid dream and a carefully studied turtle, Costanza decides to follow her fiancée on an archaeological campaign on the island of Ustica. The first lockdown will force the couple to postpone their planned meeting and to analyse with different eyes the existential and physical emptiness, sanctioned by the new historical course. Through the excavations and the camera, we witness an attempt to find deeper connections with the past and the place of origin. A semi-fable about time and history, observed through the eyes of impatience.
panorama queer / 20 maggio 2022
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Il film esplora i fenomeni di fluidità di genere alla fine del millennio a San Francisco. Ci immergiamo nelle vite di Max Wolf Valerio, che legge dal suo libro, Max: A Man; di Jordy Jones e la sua Net Art; di Texas Tomboy e la sua videoarte; di Stafford che insieme a Jordy Jones organizza Club Confidential, il più famoso evento gender bender a livello mondiale. Incontriamo Hida, una donna intersessuale, e due straordinarie donne biologiche che supportano le persone transgender: la dea del sesso Annie Sprinkle e l'ex modella Tornado. Monika Treut guida coraggiosamente lo spettatore in un nuovo mondo in cui le donne biologiche usano il testosterone per diventare uomini, dove gli uomini si sottopongono a interventi chirurgici per diventare donne e dove alcuni uomini e donne scelgono di esistere al limite del genere come intersessuali.
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The film explores phenomena of gender fluidity at the end of the millennium in San Francisco. We take excursions into the lives of Max Wolf Valerio, who reads from his book, Max: A Man; Jordy Jones and his Net Art; Texas Tomboy and his video art; Stafford, who together with Jordy Jones, organizes Club Confidential, the world’s leading gender bender event. We meet Hida, an intersexed woman, and two extraordinary biological women who support transgender people: sex goddess Annie Sprinkle and ex-model Tornado. Monika Treut boldly leads the viewer into a brave new world where biological women use testosterone to achieve maleness, where men have surgery to become women, and where some men and women choose to exist on the boundaries of gender as intersexuals.
panorama queer / 20 maggio 2022
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Venti anni dopo Gendernauts (1999), Monika Treut torna a incontrare i protagonisti di quel film, una generazione di persone trans che ha trovato il proprio equilibrio ma che non ha smesso di riflettere su sé stessa e la società mutante e che lo fa con un'energia che continua ad avere un impatto ancora oggi. Il film è un dialogo a più voci sull'evoluzione del movimento e delle politiche LGBTQ+ o su temi come identità, normalizzazione, ecologia o sulla trasformazione di San Francisco da epicentro dell'arte e della controcultura queer a città gentrificata. Ma soprattutto, Genderation è una rappresentazione intima delle identità mutevoli e del viaggio di coloro che lottano per superare il concetto di binarismo e di vivere le loro vite in modo autentico.
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Twenty years after Gendernauts (1999), Monika Treut seeks out the protagonists of that film, a generation of trans people who have found their balance, but who keeps on reflecting on themselves and the mutant society and how their energy continues to have an impact today. The film is multi-voiced dialogue on the evolution of the LGBTQ+ movement and policies or on issues such as identity, normalization, ecology, or on the transformation of San Francisco from being a hotbed of counterculture to a gentrified city. But above all, Genderation is an intimate portrayal of shifting identities and of the journey of those who are struggling to move past the concept of binarism and to live their most authentic lives.
panorama queer / 20 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/918-gau/182366
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Il 4 ottobre del 2007 Arantza Santesteban viene arrestata per la presunta partecipazione a un gruppo terroristico. Passa in carcere 918 notti. Di quei giorni ricorda soltanto le routine, gli spazi, alcuni volti.
Con stile rigoroso e intransigente, la regista racconta uno stato d’animo ferito procedendo tramite commentari, documenti, foto, video e sprazzi di vita quotidiana. L’indagine delle materie prime di ogni documentazione (immagini e parole) le permette di elaborare un processo a se stessa, e ogni indizio sembra portare a un presente apparentemente svuotato, ma forse aperto a nuove possibilità.
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On 4th October 2007, Arantza Santesteban was arrested for alleged role in a terrorist group. She spends 918 nights in jail. Of those days she just remembers the routines, the spaces, some faces. With a rigorous and uncompromising style, the director shows a wounded state of mind by proceeding through commentaries, documents, photos, videos and glimpses of everyday life. The investigation of the raw materials of each documentation (images and words) allows her to develop a trial to herself, and each clue seems to lead to an apparently empty present, which maybe is open to new possibilities.
panorama queer / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/el-auge-del-humano/182377
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Edifici residenziali di lusso contraddistinti da uno stile architettonico geometrico e circondati dal verde popolano una serie di spazi urbani uniformi che Zachary Epcar rappresenta con una sequenza di fotogrammi precisi, gestualità identiche e frasi pre-programmate, che evolvono verso l'entropia. Quale flusso ribelle, quali eruzioni di energia si nascondono dietro la piatta superficie a griglia di The Canyon? In un luogo in cui tutto sembra accadere in superficie, questo film ci immerge nelle infrastrutture del desiderio su cui è costruito il nostro presente.
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The boxy architecture and cordoned greenery of luxury housing developments populate a series of uniform urban spaces, which Zachary Epcar depicts as a sequence of precise frames, stock gestures, and pre-programmed phrases, drifting into entropy. What wayward flows, what eruptions of energy, can be found beneath the flat surfaces and grid-like structures of The Canyon? In a place where everything seems to happen on the surface, this film takes us deep into the infrastructures of desire on which our present moment is built.
panorama queer / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/el-auge-del-humano/182377
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Argentina, Mozambico e Filippine sono il terreno di osservazione scelto dal regista per raccontare la generazione dei millennials. Ogni segmento segue una manciata di personaggi, che sono spesso visti bighellonare o spostarsi da uno spazio all’altro: il posto di lavoro, la casa o il computer usato per racimolare un po’ di soldi esibendosi di fronte ad una telecamera in siti di cybersex. Lo scenario cambia ma le sensazioni e i vissuti sembrano gli stessi. Come pure sembrano identiche le emozioni legate alla mancanza di una meta, alla noia e all’alternanza di eccitazione e depressione. I personaggi raffigurati sono invariabilmente poveri, irrequieti e alla ricerca di una connessione con altri esseri umani. Le ultime parole vengono pronunciate da una macchina in una fabbrica di tablet a Bohol nelle Filippine, che ripete: «Va bene». Ma noi, come spettatori, sentiamo che non è così.
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Argentina, Mozambique and the Philippines are chosen by the filmmaker as observation ground to describe the generation of millennials. Each segment follows a handful of characters, who are often seen loitering or moving between spaces, such as workplace and home or computer, used for performing sex acts in front of a web camera for money in cybersex websites. The scenario changes but feelings and experiences are the same. As well as the sensations related to aimlessness, boredom, excitement and depression. The characters depicted are invariably poor, restless and on the search for connection with other human beings. The last words are spoken by a machine in a tablet factory in Bohol, Philippines, which repeatedly says: «Okay». But we, as the audience, experience a different emotional state.
panorama queer / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/omaggio-a-beatrice-gibson/182370
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Una donna sta guardando il cellulare in un parco, circondata da bambini che giocano. Il film fa parte di un progetto commissionato nel 2021 dal Punto de Vista Film Festival, per il quale i curatori Garbiñe Ortega e Matías Piñeiro hanno chiesto ad alcuni autori di filmare una lettera indirizzata a un regista da loro ammirato. Per Las Cartas Que no Fueron También Son Gibson ha dedicato la sua lettera d'amore a tre registe – Barbara Loden, Nina Menkes e Bette Gordon –, donne le cui voci e i cui personaggi l'hanno profondamente influenzata negli ultimi anni.
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A woman is scrolling through her cell phone in a park, surrounded by playing children. The film was commissioned in 2021 as part of a project by Punto de Vista Film Festival in which several filmmakers were asked by curators Garbiñe Ortega and Matías Piñeiro to film a letter to a filmmaker they admired. For ( Gibson wrote a love letter to three filmmakers – Barbara Loden, Nina Menkes & Bette Gordon –, women whose voices and characters have influenced her deeply in the last few years.
panorama queer / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/omaggio-a-beatrice-gibson/182370
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Sei figure – due sorelle che non sono sorelle, due lavoratrici di una lavanderia, una regina di bellezza e un barboncino si incontrano in un angolo di strada a Parigi. Basato su una sceneggiatura di Gertrude Stein, scritta nell'Europa fascista del 1929, il film indaga la maternità e, per estensione, il futuro, con la partecipazione della celebre poetessa americana Alice Notley, l’educatrice Diocouda Diaoune, le registe Basma Alsharif e Ana Vaz e l’artista Adam Christensen in una spirale di immagini spezzate che assomigliano a un thriller senza essere realmente un thriller e sembrano frammentate nelle logiche imponderabili dei sogni.
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Six characters – two sisters who aren’t sisters, two laundresses, a beauty queen and a poodle meet on a street corner in Paris. Based on a script by Gertrude Stein, written in the fascist Europe of 1929, the movie investigates motherhood and, by extension, futurity. Featuring renowned American poet Alice Notley, educator Diocouda Diaoune, filmmakers Basma Alsharif and Ana Vaz and artist Adam Christensen in a spiral of broken images that resemble a thriller without really being a thriller and seem fragmented in the imponderable logics of dreams.
panorama queer / 19 maggio 2022
TICKET ON LINE > https://www.vivaticket.com/it/biglietto/omaggio-a-beatrice-gibson/182370
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Il film si apre con l’artista che descrive un momento di paura e poi prosegue giustapponendo filmati della famiglia di Gibson a scene di disordini globali. Sono presenti anche letture dei poeti americani Eileen Myles e C.A. Conrad – la cui poesia dà il titolo al film – insieme a immagini ritrovate e alla colonna sonora di Pauline Oliveros. Nonostante la paura e l’ansia generate da alcune immagini in sequenza rapida, le tenere scene familiari forniscono uno sfondo narrativo di forza e sopravvivenza.
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The film opens with the artist describing a moment of fear and then goes on to juxtapose footage of Gibson’s family with scenes of global unrest. Readings by American poets Eileen Myles and C.A. Conrad – whose poem supplies the title for this film – also feature, alongside found images and soundtrack by Pauline Oliveros. Despite the fear and anxiety generated by some of the fast-moving footage, tender family scenes provide an overriding narrative of strength and survival.
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