31 maggio 2023, 18.30 / Cinema De Seta
Barbara Hammer
Stati Uniti 1982 / 31’ / v.o. sott. it.
programma curato da Nuova Orfeo
[ita]
Fra Stati Uniti, Canada e Regno Unito, Barbara Hammer documenta le reazioni del suo pubblico prima e dopo la presentazione di alcuni suoi corti: shock, interrogativi sulla pornografia, percezione della fisicità e soprattutto rappresentazione di un’altra narrazione sullo schermo, una narrazione che voglia la donna capace di provare eccitazione per delle immagini. Il cinema di guerriglia di Audience permette allo spettatore di connettersi con sensazioni e contesti diversi dai suoi, in questo caso percependo palpabilmente l’entusiasmo e le emozioni di spettatori, ma soprattutto spettatrici, affascinate dalle potenzialità del cinema d’avanguardia e del cinema queer, alla ricerca di un “linguaggio lesbico” e della sua traduzione per immagini.
[eng]
From United States and Canada to United Kingdom, Barbara Hammer documents the reactions of her audience before and after the screenings of some of her short films: shock, questions about pornography, perception of physicality and above all the representation of another narrative on the screen, a narration that considers the woman capable of being turned on by images. The guerrilla cinema of Audience allows the viewers to connect with sensations and contexts that are different from their own, in this case palpably perceiving enthusiasm and emotions of spectators (mainly female spectators) fascinated by the potential of avant-garde cinema and queer cinema, in search of a “lesbian language” and its translation through images.
Barbara Hammer
[ita]
Cineasta femminista e pioniera del cinema queer, ha realizzato più di novanta opere visuali, oltre a performance, installazioni, fotografie, collage e disegni. Negli anni ’70 ha studiato cinema alla San Francisco State University. Dopo aver visto il film Meshes of the Afternoon di Maya Deren, fu ispirata a realizzare film sperimentali sulla sua vita personale. Dopo aver dichiarato di essere lesbica, “è partita in moto con una cinepresa super-8” e nel 1974 ha girato Dyketactics, considerato uno dei primi film lesbici. Ha cercato di decostruire e depotenziare le narrazioni e le strutture che opprimono le donne in generale e le lesbiche in particolare. Fin dai suoi primi lavori sperimentali, i suoi film sfidano in modo giocoso e implacabile le norme accettate. Nel 1992 realizza il suo primo lungometraggio, Nitrate Kisses, un documentario sperimentale che esplora l'emarginazione delle persone LGBT. Il suo film pluripremiato del 2009, A Horse Is Not a Metaphor, si basa sulla sua esperienza del cancro. Ha inoltre istituito il Barbara Hammer Lesbian Experimental Filmmaking Grant, assegnando la prima sovvenzione nel 2017. Si è spenta nel 2019.
[eng]
Feminist filmmaker and pioneer of queer cinema, she made over 90 moving image works as well as performances, installations, photographs, collages and drawings. In the ’70s she studied film at San Francisco State University. After seeing Maya Deren’s film Meshes of the Afternoon, she was inspired to make experimental films about her personal life. After coming out as a lesbian she “took off on a motorcycle with a super-8 camera” and in 1974 filmed Dyketactics, widely considered to be one of the first lesbian films. She sought to deconstruct and disempower the narratives and structures that oppress women in general and lesbians in particular. From her earliest experimental work, her films are playfully and relentlessly challenging of accepted norms. In 1992 she released her first feature film, Nitrate Kisses – an experimental documentary exploring the repression and marginalization of LGBT people. Her award-winning 2009 film, A Horse Is Not A Metaphor, is based on the director’s experience of surviving cancer. She also established the Barbara Hammer Lesbian Experimental Filmmaking Grant, awarding the first grant in 2017.
Barbara Hammer
Stati Uniti 1982 / 31’ / v.o. sott. it.
editing Barbara Hammer
cast Barbara Hammer
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