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27 maggio 2023, 20.30 / Cinema De Seta

retrovie italiane

La grande abbuffata

Marco Ferreri

Francia-Italia 1973 / 130’ / v.o. sott. it.

[ita]

Quattro uomini si riuniscono in una villa isolata nei pressi di Parigi per celebrare il cibo, il sesso, l'amicizia e la morte. In tavola paté di fegato, cosce di cervo, petto di gelatina e crostata di natiche. È un banchetto che sa di vomito, merda, sesso e sudori. Tognazzi, Mastroianni, Piccoli e Noiret, accompagnati da Andréa Ferréol – angelo della morte al contempo vizioso e premuroso disposto a soddisfare i vuoti desideri di questi uomini che non hanno più voglia di vivere –, si abbandonano ai baccanali di Ferreri rimpinzandosi in quella che lo stesso regista definisce una "farsa fisiologica", nel suo esprimere un rifiuto categorico della società dei consumi, condannata a un’inevitabile autodistruzione. Un'opera radicale, un film indimenticabile, un’apocalisse gargantuesca in cui si mescolano morale fine e ingegnosa e lurida corruzione.

 

[eng]

Four men gather in a secluded mansion near Paris to celebrate food, sex, friendship and death. Liver pâté, venison legs, jelly breast and buttock tart are on the table. It's a binge which tastes like vomit, shit, sex and sweats. Tognazzi, Mastroianni, Piccoli and Noiret, together with Andréa Ferréol – an angel of death at once vicious and caring, eager to satisfy the hollow desires of these men who no longer have the will to live –, succumb in Ferreri's bacchanalia gorging themselves in what the director himself calls a "physiological farce”, in its expression of a categorical rejection of the consumer society, condemned to inevitable self-destruction. A radical work, a cult, a gargantuan apocalypse in which fine and ingenious morals as well as lurid corruption are mixed.

Marco Ferreri

[ita]

Nato a Milano nel 1928, ha diretto più di trentacinque film in quasi quarant'anni di carriera. Alla fine degli anni ’50 si trasferisce in Spagna dove conosce lo scrittore Rafael Azcona, che diventa il suo sceneggiatore di fiducia. La coppia realizza, fra il 1958 ed il 1960, il trittico di pellicole El pisito (1958), Los chicos (1959) ed El cochecito (1960). Rientrato in Italia, incappa nella censura con il suo Una storia moderna – L'ape regina (1963). Nel 1969, realizza quello che è ritenuto il suo capolavoro Dillinger è morto. Negli anni ’70 realizza La cagna (1972), La grande abbuffata (1973) e Non toccate la donna bianca (1974). Gli anni ’80 sono caratterizzati da una sorta di ritorno al passato con Storie di ordinaria follia (1981), Storia di Piera (1983) e Il futuro è donna (1984). Con La casa del sorriso (1991) vince l'Orso d'oro ai Berlino. Il suo ultimo film, Nitrato d'argento è stato presentato a Festival di Venezia, un anno prima della sua morte avvenuta nel 1997.

 

[eng]

Born in Milan in 1928, he has directed more than thirty-five films in forty years. At the end of the 50s he moved to Spain where he met the writer Rafael Azcona, who became his trusted screenwriter. Between 1958 and 1960, they realized three films: El pisito (1958), Los chicos (1959) and El cochecito (1960). Back in Italy, he ran into censorship with his The Conjugal Bed (1963). In 1969, he made one of his masterpieces: Dillinger is dead. In the 70s he directed Liza (1972), La Grande Bouffe (1973) and Don’t Touch the White Woman! (1974). The 80s were characterized by a sort of return to the past with Tales of Ordinary Madness (1981), The Story of Piera (1983) and The Future Is Woman (1984). With The House of Smiles (1991) he won the Golden Bear in Berlino. His last film, Nitrate Base was presented at the Venice Film Festival, a year before his death in 1997.

La grande abbuffata

Marco Ferreri

Francia-Italia 1973 / 130’ / v.o. sott. it.

screenplay Marco Ferreri, Rafael Azcona, Francis Blanche

cinematography Mario Vulpiani

editing Claudine Merlin, Gina Pignier

music Philippe Sarde

sound Pietrantonio Federico, Jean Fontaine, Michel Laurent, Jean-Pierre Ruh, Adriano Taloni

cast Marcello Mastroianni, Philippe Noiret, Michel Piccoli, Ugo Tognazzi, Andréa Ferréol

producer Jean-Pierre Rassam, Vincent Malle, Emondo Amati

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