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arti visive / 30 agosto 2021

prodotto da / produced by Sten&Stef, Andrea Dojmi, Giorgia Sonnino
in collaborazione con / in collaboration with Studio Rizoma
con il contributo della / with the contribution of Regione Lazio

[ita]

Un regista e artista visivo registra l'essenza fluida dell'essere nello spazio-tempo di una spiaggia estiva vicino a Roma, la sua città natale. Questa è la storia di un incontro con Azul, Azzurra, Martina, Carla e Laura, creature in trasformazione anche attraverso la trans-narrazione del filmmaker. "Come descrivere in poche parole il desiderio di sublimare la realtà in modo sofisticato ma empatico affinché diventi la narrazione universale dell'essere umano?". Il progetto in divenire del film "TRANS_FORMA" nasce dalla necessità di spiegare il percorso di trans-formazione attraverso un linguaggio filmico-documentaristico innovativo in cui due dimensioni si intrecciano in un flusso continuo di sincronicità: il digitale per documentare la realtà e la pellicola cinematografica per sublimare l’in-visibile. Un viaggio onirico tra realtà e trans-figurazione attraverso film, fotografia, videoarte, sogno e consapevolezza, gioia e dolore, paesaggi umani e ritratti come mosaici, voci e suoni nell'eterno divenire del presente. Il set è 'qui e ora', evento immutabile così invisibile alla realtà mentale dove tutto è classificato e controllato, così lontano dalle divisioni che il mondo vuole dare ad ogni cosa eppure così vicino... ad un secondo da noi. La trasformazione è un ritorno alla nostra origine, il luogo e l'essenza dove siamo sempre stati liberi.

[eng]

A filmmaker and visual artist records the fluid essence of being in the space-time of a summer-beach near Rome, his hometown. This is the story of an encounter with Azul, Azzurra, Martina, Carla and Laura, creatures in trans-formation also through the filmmaker’ trans- narration."How to describe in a few words the desire to sublimate reality in a sophisticated yet empathetic way so that it becomes the universal narrative of being human?"
The project in progress of the film "TRANS_FORMA" arises from the necessity of explaining the path of trans-formation with an innovative film-documentary language where two dimensions intertwine in a continuous flow of synchronicity: the digital to document reality and the film to transfigure the in-visible. A dreamy journey between reality and trans-figuration through film, photography, videoart, dream and awareness, joy and pain, human landscapes and portraits as mosaics, voices and sounds in the eternal becoming of the present. The set is ‘here and now’, unchanging event so invisible to the mental reality where everything is scanned and controlled, so far removed from the divisions that the world wants to give to each and everything and yet so close... a second away from us. A trans-formation is a return to our origin, the place and essence where we have always been free.

Sponde sonore / Circolo Arci Tavola Tonda

Centro Internazionale di Fotografia diretto da Letizia Battaglia
Cantieri Culturali alla Zisa / via Paolo Gili, 4

TRANS_FORMA
di Andrea Dojmi

mostra fotografica
dal 10 al 12 settembre 2021
ingresso libero

 

arti visive / 30 agosto 2021

[ita]

OPENING è un lavoro documentario girato alla fine degli anni Novanta. Filmato in 16 mm in bianco/nero tra New York e Milano in modo sperimentale, è incentrato sulla documentazione dei “photo album”, lavoro fotografico che John e Alessandro presentarono in due mostre in quegli anni e soprattutto sul discorso che più in generale animava il loro lavoro artistico alla fine del secolo scorso. Un discorso costruito su una rappresentazione autobiografica di tematiche quali l'identità gay, la vita sessuale, la pornografia, il rapporto di coppia e i rapporti familiari. A distanza di un quarto di secolo il discorso di John e Alessandro è fortemente attuale e costituisce un valore collettivo per coloro che riescono ad elaborarlo.

[eng]

OPENING is an experimental documentary shot in the late nineties, filmed in 16 mm in black and white, between New York and Milan. It focuses on the "photo albums", a photographic work that John and Alessandro presented in two exhibitions in those years, and, above all, on the discourse that animated their artistic work at the end of the last century. A subject built around an autobiographical representation of issues such as gay identity, sexual life, pornography, couple as well as family relationships. After a quarter of a century, the poetics of John and Alexander is strongly current as it has a collective value for those who manage to elaborate it.

arti visive / 30 agosto 2021

Lovett/Codagnone. Dreams Never End
a cura di Antonio Leone e Donato Faruolo

Palermo, Centro Internazionale di Fotografia / 10 settembre – 8 ottobre 2021
inaugurazione: venerdì 10 settembre ore 18.30
orari: da martedì alla domenica, ore 9.00 – 18.30; ingresso libero

Sicilia Queer in collaborazione con ruber.contemporanea e Centro Internazionale di Fotografia diretto da Letizia Battaglia

Il duo italo-americano, nato nel 1995, spazia con il proprio lavoro dalla fotografia alla scultura, dal video all’installazione fino alla performance, medium che spesso vede protagonisti Alessandro Codagnone e John Lovett di un ironico gioco delle parti teso a smascherare i rapporti di forza che si definiscono socialmente all’interno delle relazioni interpersonali, Closer (1999), For you (2003).
Nel suo insieme è un'esplorazione delle relazioni di potere, una riflessione lucida su quei processi di normalizzazione in atto che castrano e soffocano le sub-culture, le pratiche di dissenso, l'affermarsi del soggettivo.