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From the Journals of Jean Seberg

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[ita]

Jean Seberg è la prima attrice moderna, il volto emblematico della Nouvelle Vague. Come la Sabrina wilderiana, Seberg lascia gli Stati Uniti per completare la propria formazione a Parigi e poi fare ritorno in patria, dove tuttavia ha già collaborato con Otto Preminger. Pur prendendo le mosse dalle confessioni post mortem che intrecciano carriera e vita privata, le sue parole si soffermano sui momenti più bui della storia americana – tra violenza guerrafondaia e discriminazione – coinvolgendo altre celebri personalità, da Vanessa Redgrave a Jane Fonda, da Ivan Mozžuchin a Clint Eastwood. I suoi primi piani in Fino all’ultimo respiro mostrano un volto che fa appello direttamente allo spettatore, gli occhi adombrati di colei che è divenuta immortale prima di morire, di colei che ha concluso il racconto della propria vita su dei puntini di sospensione.


[eng]

Jean Seberg is the first modern actress, the most emblematic face of the Nouvelle Vague. Like Wilder’s Sabrina, Seberg leaves the US to complete her education in Paris soon to return to her country, where she has already collaborated with Otto Preminger. While starting from the post mortem confessions that intertwine career and private life, her words dwell on the darkest moments in American history – between warmongering violence and discrimination – involving other famous personalities, from Vanessa Redgrave to Jane Fonda, from Ivan Mozžuchin to Clint Eastwood. Close-ups of her in Breathless show a face that appeals directly to the viewer, the shadowed eyes of someone who became immortal before dying, of someone who finished her life story on suspension points.

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