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Lettre à ma sœur 

[ita]

Lettre à ma sœur racconta la storia dell'assassinio di Nabila Djahnine, sorella della regista e presidentessa dell'associazione "Thighri N'tmettouth" (Grido di donna), assassinata il 15 febbraio 1995 a Tizi-Ouzou, una cittadina della Cabilia a cento chilometri da Algeri. Nel 1994 Nabila scrisse una lettera alla sorella per raccontarle dell'escalation di violenza, della repressione, degli assassinii, delle magre speranze e del suo sgomento per l’impossibilità ad agire, vissuta durante quegli anni di piombo. Dieci anni dopo l'assassinio di Nabila, la regista ritorna in quei luoghi per girare un film, raccontare l’accaduto e osservare le trasformazioni della città e della sua gente, nel tentativo di capire le ragioni per le quali il dialogo sia di fatto diventato impossibile e sembri rimasto spazio soltanto per l’omicidio e il massacro.

[eng]

Lettre à ma sœur tells the story of the assassination of Nabila Djahnine, sister of the filmmaker and president of the association "Thighri N'tmettouth" (Cry of a Woman), who was murdered on February 15, 1995, in Tizi-Ouzou, a small town in Kabylia, a hundred kilometers from Algiers. In 1994, Nabila wrote a letter to her sister telling her about the escalation of violence, repression, assassinations, meager hopes, and her dismay at the inability to act, experienced during those years of lead. Ten years after Nabila's assassination, the filmmaker returns to those places to make a film, to tell what happened and to observe the transformations of the city and its people, in an attempt to understand the reasons why dialogue has in fact become impossible and there seems to be room left only for murder and massacre.

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