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anteprime queer / 04 maggio 2019

Tutti conoscono Antoine D’Agata come fotografo, esploratore degli spazi dell’eccesso e dei luoghi del profondo, il suo sguardo paragonabile a quello di un Francis Bacon della fotografia. Non molti invece sanno delle sue esplorazioni oltre i confini della sua arte, di cui Atlas rappresenta il primo esperimento compiuto: un lungometraggio che guarda ai corpi e alle voci incontrate per il mondo provando a superare i limiti dell’immagine fissa. Non è un esperimento facile né allegro: e non è nemmeno esente da critiche. Il posizionamento del fotografo rispetto alle storie che racconta, tuttavia, rende questo film un tentativo di superamento dei compartimenti stagni con il quale vale la pena di confrontarsi. Droga, prostituzione, malattia nelle lingue delle donne che D’Agata ha incontrato o amato. Un ritratto intimo e sconvolgente.

We all know Antoine D’Agata as a photographer, as an explorer of the excess and the depths, his photographic style recalling Francis Bacon. But few people know about his explorations beyond the borders of his own art; Atlas represents his first complete experiment of these explorations: a feature film that looks at the bodies and voices he has met around the world trying to overcome the limits of the still picture. It is not an easy nor a happy experiment: and it isn’t even immune to criticism. In spite of this, the position of the photographer towards the stories he tells make this film an attempt to overcome the hermetically sealed compartments of the artist and the subject, an attempt which is worth considering. Drug, prostitution, illness in the native languages of the women that D’Agata has met or loved. An intimate and upsetting portrait.

queer short / 02 maggio 2019

 È il compleanno della nonna. Rosa, la padrona di casa, crede di avere tutto sotto controllo, ma vivrà incomprensioni con le sorelle, con il marito che ha un’assurda ossessione per la musica spagnola, e anche con se stessa, per via di un segreto di famiglia. Ironico e con il senso del comico, un corto che gioca con il tema della finzione, del nascondersi e della scarsa comunicazione tra familiari.

 It's grandma's birthday. Rosa, the hostess, thinks to have everything under control, but she will have some misunderstandings with her sisters, with her husband who has an absurd obsession for Spanish music, and also with herself, due to a family secret. And ironic and even comical short that plays with the themes of fiction, hiding and poor communication between relatives.

queer short / 02 maggio 2019

Carlos spazza e pulisce il pavimento di una bottega di barbiere d’altri tempi. Alla vigilia della festa dell’indipendenza, tra i clienti appare Julio. I loro occhi si incontrano e, quando la bottega chiude, Julio ritorna per Carlos. Passano la notte insieme, mangiando, parlando e ballando, ben sapendo che questo incontro sarà molto breve. Una storia fresca e delicata che racconta l'ingenuità e la spensieratezza dell'adolescenza e la preziosità dei fugaci momenti di gioia che la vita, alle volte, ci regala.

Carlos sweeps and mops the floor of an old-time barbershop. The day before Independence Day, Julio comes into the shop. Their eyes meet, and when the barbershop closes Julio comes back for Carlos. They spend the night together, eating, chatting and even dancing, fully aware that this encounter will be short-lived. A clean and delicate story that tells us about the naivety and the carefreeness of adolescence and the value of the fleeting moments that life sometimes offers us.

queer short / 02 maggio 2019

 Una mattina, un uomo apre la finestra del proprio appartamento e scorge nel palazzo di fronte una presenza che non aveva mai notato prima. L’avvenimento inaspettato innesca una tormentata serie di riflessioni introspettive. L’uomo è infatti avvezzo al voyerismo, all’attenta osservazione della realtà circostante e dei personaggi che la popolano, ma spinto dal desiderio e dall’attrazione verso il nudo maschile, stavolta potrebbe decidersi ad agire.

 One morning, a man opens the window of his apartment and sees in the opposite building a presence which he had never noticed before. This unattended event triggers a tormented series of introspective reflections. The man is indeed accustomed to voyeurism and to have a sharp look over his surroundings and the characters that inhabit them, but driven by the desire and the attraction towards the male nude, this time he could decide to dive into action. 

queer short / 02 maggio 2019

 Un videoclip che nasce dalla fusione tra le suggestioni di un brano di Loozoo, progetto musicale elettronico di stampo techno-ambient intrapreso a Catania dai fratelli Trimarchi nel 1996, e il testo “Teste Morte” di Samuel Beckett, scrittore tra i più influenti del XX secolo e massimo rappresentante del “Teatro dell’assurdo”. Inquietudine elettronica e testi dal significato oscuro s’intrecciano in un linguaggio visivo decisamente sperimentale.

 A videoclip that was born from the fusion between the suggestions of a song by Lozoo – an electronic musical project in techno-ambient style that was realized in Catania by the Trimarchi brothers in 1996 – and the text "Têtes mortes" by Samuel Beckett, one of the most influential writers of the 20th century and the most important exponent of the Theatre of the Absurd. Electro anxiety and obscure texts are intertwined in a highly experimental visual language.

queer short / 30 aprile 2019

È Halloween: una macabra coppia di emarginati si incontra a una festa nel cuore della notte. Travestiti da personaggi femminili simbolo del cinema horror cominceranno un grottesco vagabondare notturno che li porterà a letto, a discutere di personaggi e film dell’orrore. Monster Mash è un atto d’amore verso il cinema horror, che rende omaggio e allo stesso tempo si prende gioco degli elementi omofobici del genere attraverso la sovversione, l’appropriazione e la ri-contestualizzazione. 

It's Halloween: a macabre couple of outcasts meets at a party in the middle of the night. Disguised as female cult horror movie characters, they begin a grotesque nocturnal wandering that takes them home, in bed, talking about characters and horror movies. is a love act towards horror cinema, it pays tribute to and at the same time mocks the homophobic elements of this genre through the subversion, the appropriation and the  re-contextualization.

queer short / 30 aprile 2019

 Il risveglio: uno dei più delicati momenti dopo una notte di sesso. Ancora più delicato se a doverlo vivere sono tre ragazze, una coppia e una sconosciuta. Tramite un unico piano sequenza il regista analizza gli incontri e gli scontri, la gelosia e il gioco ma, soprattutto, il sottile confine tra sesso e amore. Patrick Aubert ci invita a ripensare il concetto di convenzione all’interno delle relazioni sentimentali affermando la necessità di osare, di mettere un po’ di pepe nelle nostre vite.

 The awakening: one of the most delicate moments after a sex night. All the more more delicate if three girls, a couple and a stranger are the ones experiencing it. Through a single long take the director analizes encounters and conflicts, jealousy and games but, above all, the thin line between sex and love. Patrick Aubert invites us to rethink the concept of convention inside sentimental relationships claiming the need to dare, to put some pepper into our lives.

queer short / 30 aprile 2019

La vita di Jonathan segue un leitmotiv scandito dalla danza e dal sesso. Di giorno può allenarsi in pace e concentrarsi, mentre di sera scatta l’ora delle esibizioni nei night club. In questa esistenza di contraddizioni, trasgressioni, incontri, desiderio, ma anche di tanta tecnica e virtuosismo, riesce a darsi molte risposte a non poche domande. Risposte che talvolta sono dolorose, eppure sicuramente vere. 

 Jonathan's life is marked by the leitmotif of dance and sex. By day he can train peacefully and he can concentrate, whereas by night he performs in nightclubs. In this life full of contradictions, transgressions, encounters, desire, but also of technique and virtuosity, he finds many answers to not few questions. Answers that are sometimes painful, but they sure are real.

queer short / 30 aprile 2019

 

Mondial 2010 porta lo spettatore nel Medio Oriente, dove la definizione dei confini è fonte di conflitti drammatici. Una coppia gay libanese si mette in viaggio per Ramallah, decidendo di registrare la videocronaca della propria esperienza in Palestina. La tormentata relazione affettiva dei protagonisti e il suo svolgimento sono la prospettiva quotidiana dalla quale viene mostrata la straordinarietà del conflitto tra oppressori e vittime.

 

Mondial 2010 takes the audience to the Middle East, where the definition of the borders is source of terrible conflicts. A Lebanese gay couple starts a trip to Ramallah and they decide to film a report of their experience in Palestine. The protagonists' tormented emotional relation and its development are the daily perspective from which the extraordinary conflict between oppressors and victims is shown. 

queer short / 30 aprile 2019

 Felix è un giovane studente, un ragazzo apparentemente molto comune che da sei mesi lavora come escort per guadagnare dei soldi per pagarsi gli studi. Più volte la settimana gli capita di incontrare uomini più anziani per fare sesso con loro. Questa volta però accade qualcosa di diverso dal solito: un uomo di 250 chili lo aspetta nella sua stanza d’albergo. Invece di fare sesso l’uomo racconta a Felix la sua storia affascinante. 

Felix is a young student, a seemingly ordinary guy that has been working as an escort for six months to earn the money he needs to pay his studies. More than once a week he meets elderly men and has sex with them. However this time something different happens: a 250-kilo man is waiting for him in his hotel room. Instead of having sex with him, he tells Felix his fascinating story. 

queer short / 30 aprile 2019

 Nel mondo degli hooligans regna il frastuono dei megafoni della polizia, dei ringhi dei cani antidroga, degli elicotteri che vigilano nel cielo incendiato. Il protagonista di questo film animato sa di essere prima di tutto un vero hooligan, e sceglie il silenzio circa la sua omosessualità. Ma sempre più spesso, tornando a casa dopo le guerriglie contro i tifosi avversari, ci sono serate in cui i sentimenti taciuti urlano.

 The hooligans world is ruled by the din of the police's megaphones, by the snarls of sniffer dogs, by the helicopters that watch over the sky on fire. The main character of this animated film knows he is first of all a true hooligan, and chooses to silence his homosexuality. But more and more frequently, going back home after the guerrillas against the rival fans, there are nights when his hidden feelings yell out.

queer short / 30 aprile 2019

Due compagni di scuola si ritrovano a casa dopo le lezioni per trascorrere del tempo insieme, chiacchierando e guardando video su internet. Entrambi si piacciono ma le loro paure, le loro insicurezze si manifestano ed impediscono quel contatto, quel passo decisivo che permetterebbe loro di rivelare quei sentimenti così dolorosamente soffocati. Quanto coraggio ci vuole per affrontare quel salto nel buio? Il regista ci racconta tutti i dubbi e le incertezze dell'adolescenza in un corto che riesce a mettere perfettamente in scena l'ansia del primo approccio, affidandone il compito alle nuove generazioni.

Two schoolmates meet at home after classes to spend some time together, chatting and watching videos on the internet. They  like each other but their fears, their insecurities arise and prevent that contact, that decisive step that would allow them to reveal such repressed feelings. How much courage does it take to face that leap into the unknown? The director tells us about teenagers’ doubts and uncertainties in a short that succeeds in showing first approach anxiety, entrusting the new generations.

queer short / 30 aprile 2019

Karim è un giovane musicista neodiplomato di origine marocchina. Ad Amsterdam vive una relazione con il suo compagno olandese, ma un sms sembra troncare di netto la loro storia: il compagno non vuole più vivere il loro rapporto in segreto, bensì apertamente. Per Karim si schiude una scelta difficile, legata alle spiegazioni che dovrebbe al padre, il quale non si è risposato non soltanto per non essersi mai innamorato di un’altra donna, ma anche per proteggere suo figlio, non reputando nessuna all’altezza di essere la seconda madre di Karim.

 Karim is a young recently graduated musician of Moroccan origins. In Amsterdam he lives a love relationship with his Dutch classmate, but it looks like a text message is going to break off their story: his partner doesn’t want to live anymore their relationship in secret, but rather openly. Karim has to face a difficult choice, because of the explanations he should give his father who didn’t remarry not only because he never fell in love with another woman, but also to protect his son, for no other woman seemed worth of becoming Karim’s stepmother. 

Sicilia Queer 2023 / 30 aprile 2019

COME RAGGIUNGERCI

Il Sicilia Queer si svolge ai Cantieri Culturali della Zisa, in Via Paolo Gili, 4, 90138 Palermo.

queer short / 30 aprile 2019

Trentacinque ballerini portoghesi si spogliano davanti alla telecamera, diventando un oggetto del desiderio con uno spettacolo sexy e provocatorio. Dancers è una denuncia circa l’attuale situazione del Portogallo e la mancanza di finanziamenti per sostenere le discipline artistiche, che in questo film sono al servizio di un’esplorazione esibizionistica del nudo maschile. Miglior cortometraggio portoghese all’InShadow Dance Film Festival.

 Thirty-five Portuguese dancers undress in front of the camera, becoming the object of desire through a sensual provocative performance. is a declaration about Portugal actual situation and its lack of funds to finance the arts, which are put to use in the exploration of male nudity exhibitionism. Best Portuguese short movie at InShadow Dance Film Festival.

queer short / 30 aprile 2019

Joanna si sente perennemente una ruota di scorta, e si fionda nell’ennesimo rapporto a tre, all’interno della coppia della sua carismatica compagna di stanza, Isabel. Il trio non ha vita facile: la forte personalità di ognuna delle ragazze cerca di imporsi sulle altre, innescando meccanismi di gelosia e possesso. Cortometraggio sorretto da un umorismo cupo e dall’utilizzo surreale del canto e del ballo.

 Joanna always feels like a third wheel and dashes into another threesome, into the couple of her charismatic roommate, Isabel. The trio doesn't have it easy: the strong personality of each girl tries to impose on the others, triggering feelings of jealousy and possession. A short driven by a gloomy humour and the surreal use of dancing and singing.

queer short / 30 aprile 2019

Paul ha 16 anni e guadagna qualche soldo lavorando per la strada. Gli incontri passeggeri costituiscono la sua routine giornaliera, sino a quando viene a contatto con un gruppo di teenager che gli insegnano che nessuno può fuggire dai propri problemi. Ma Paul ha fatto un patto. Un patto con delle formiche. Un “Ameisenpakt”, che mette in discussione i rigidi schemi della nostra realtà. I confini tra realtà e immaginazione vengono scossi e Paul crea per sé un mondo nel quale potersi sentire a casa.

 Paul is 16 years old and earns his pocket money working the streets. Fleeting encounters shape his daily routine, until he comes across a group of teenagers that teaches him that nobody can run away from their problems. But Paul has made a pact. A pact with some ants. An “Ameisenpakt”, that questions the strict patterns of our reality. The boundaries between reality and imagination are shaking and Paul creates a world for himself that feels like home.

arti visive / 24 aprile 2019

Chi sono dunque questi uomini che nascondono i loro volti sui siti di incontri? Intrappolati nella loro vita “normale”, chiedono tutto: l’anonimato e il grande amore. A partire da documenti reali, pazientemente raccolti per un film a venire, Vincent Dieutre offre nell’ambito del Sicilia Queer l’immagine di uno di quei “gatti” inquieti: un monologo unico dove l’altro è solo un pretesto. Piangerò la mia cruda sorte... L’e-lamento delle doppie vite perdute si unisce al tragico barocco.

Qui sont donc ces hommes qui cachent leurs visages sur les sites de drague ? Piégés dans leur vie « normale », ils demandent tout, l’anonymat, le grand amour. A partir de documents réels, patiemment collectés pour un film à venir, Vincent Dieutre propose dans le cadre du Sicilia Queer une mise en image d’un de ces « chats » obsédants : un monologue célibataire où l’autre n’est qu’un prétexte. Piangerò la mia cruda sorte... le e-lamento des doubles vies perdues rejoint le tragique du baroque...

arti visive / 24 aprile 2019

Due paesaggi scavano un'assenza e rivelano la possibilità di un incontro. Da una parte, una scultu- ra monumentale copre le rovine del villaggio di Gi- bellina in Sicilia, distrutto da un terremoto; dall’altra parte, un’autostrada taglia irrimediabilmente in due un quartiere popolare di immigrati italiani della cit- tà di San Paolo in Brasile. Questa bara bianca, que- sta colata di cemento sopraelevata, offre una nuo- va scena per esprimere – giorno e notte – un amore che è di per sé l'invenzione di una forma di amore. La realizzazione di questo film/installazione fa parte di una serie che si propone di riflettere le con- dizioni di un'esperienza sentimentale in relazione con un paesaggio e di inventare la forma spettacola- re di un amore contemporaneo.

Deux paysages creusent une absence et ré- vèlent la possibilité d’une rencontre. Côte à côte, une sculpture monumentale recouvre les ruines du village de Gibellina en Sicile détruit par un tremble- ment de terre ; d’autre part, une voie rapide coupe ir- rémédiablement en deux un quartier populaire d’im- migration italienne de la ville de São Paulo au Brésil. Ce cercueil blanc, cette coulée de béton sur pilotis offrent une scène nouvelle pour exprimer — le jour et la nuit — un amour qui soit lui même l’invention d’une forme d’aimer. La réalisation de ce film/installation s’inscrit dans une série qui se propose de réfléchir les condi- tions d’une expérience sentimentale en relation avec un paysage et d’inventer la forme spectaculaire d’un amour contemporain.

letterature queer / 24 aprile 2019

Nella Londra romana l’omosessualità era più che accettata. La città era ricca di lupanari e piscine pubbliche deputate al piacere, terme e bordelli. Poi arrivò l’imperatore Costantino con vescovi e missionari; il suo governo fu accompagnato dalle prime leggi contro le pratiche queer. Seguì un’alternanza infinita di permissività e censura, dal travestitismo femminile diffuso negli anni venti del Seicento alle frenetiche esecuzioni per sodomia dei primi dell’Ottocento, fino alla “peste dei gay” negli anni ottanta del Novecento. Peter Ackroyd ci porta in una città nascosta, celebrandone la diversità e l’energia; nel contempo ci ricorda i suoi terrori e i rischi. In una città di superlativi, forse sono questa fluidità sessuale e l’infinita resilienza che incarnano il vero trionfo della City. Dopo la monumentale opera Londra. Una biografia, l’autore offre un’altra esperienza di lettura. Con questo libro Peter Ackroyd lancia un avviso sull’accettazione dell’omosessualità. Trasportandoci in tutti i periodi oscuri della storia gay, Queer City è un preoccupante promemoria di una peculiarità della storia: ciò che è oggi non significa che sarà sempre. Peter Ackroyd è considerato il più grande cronista dell’Indipendent di Londra.

In Roman Londinium the penis was worshipped and homosexuality was considered admirable. The city was dotted with lupanaria (“wolf dens” or public pleasure houses), fornices (brothels) and thermae (hot baths). Then came the Emperor Constantine, with his bishops and clergy, monks and missionaries. His rule was accompanied by the first laws against queer practices. What followed was an endless loop of alternating permissiveness and censure, from the notorious Normans, whose military might depend on masculine loyalty, and the fashionable female transvestitism of the 1620s; to the frenzy of executions for sodomy in the early 1800s and the “gay plague” in the 1980s. Peter Ackroyd takes us right into this hidden city, celebrating its diversity, thrills and energy on the one hand; but reminding us of its very real terrors, dangers and risks on the other. In a city of superlatives, it is perhaps this endless sexual fluidity and resilience that epitomise the real triumph of London. Peter Ackroyd is considered the greatest living chronicler of London Independent.