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panorama queer / 25 maggio 2016

 

All’interno di un sex club, tra tanti corpi nudi che si possiedono fugacemente, Théo e Hugo si incontrano ed è subito colpo di fulmine. Basta uno sguardo e i due cominciano ad amarsi nella straniante atmosfera di luci colorate e musica a palla. Fuori dal club i due amanti vagheranno insieme per le strade vuote di Parigi in un avventuroso fuori orario, travolti da una girandola di emozioni fatta di desiderio e stupore fino al terrore di Théo di aver contratto il virus dell’HIV. Ducastel e Martineau mettono in scena un percorso amoroso, un viaggio notturno verso la vita, antidoto contro la malinconia e la disperazione.

 

Inside a sex club, among the many naked bodies that fleetingly possess, Théo and Hugo met each other and is immediately love at first sight. After just a glimpse the two guys begin to love each other inside the alienating atmosphere of colorful lights and pumped up music. Outside the club the two lovers wander together across Paris empty streets in an adventurous after hours, overwhelmed by a pinwheel of emotions made of desire and wonder until Théo’s nightmare of contracting HIV virus. Ducastel and Martineau stage an amorous path, a night trip towards life, antidote to melancholy and despair.

panorama queer / 25 maggio 2016

FUORI! Chiara Tarfano, Ilaria Luperini Italia 2015 / 53’ / v.o. sott. it.

Fuori! è un documentario a episodi i cui protagonisti sono personaggi visibili del mondo LGBTQ (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali), che raccontano se stessi in diverse città e realtà italiane, da nord a sud, e incontrano i cittadini per confrontarsi con il senso comune e i pregiudizi ancora radicati su omosessualità, diritti e visibilità in Italia. Fuori! is an episodic documentary, the main characters are well known people from the LGBTQ Italian community. These characters tell stories about themselves in their different Italian cities, from north to south. They meet citizens to talk about common sense and prejudices about homosexuality, rights and their exposure in Italy. Chiara Tarfano è autrice e regista di numerosi documentari e reportage per i quali ha avuto riconoscimenti e premi. Collabora con l’Università di Pisa alla realizzazione di documentari e brevi corti. Ilaria Luperini è laureata con lode in Cinema, teatro e produzione multimediale con una tesi sul documentario sociale. Collabora con la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pisa. Attualmente lavora come video maker per Corriere Tv, emittente online del Corriere della Sera. Chiara Tarfano is author and director of many documentaries and reportage, she won several awards for her works. She collaborates with the University of Pisa on making documentaries and short films. Ilaria Luperini is graduated with full marks and honors in cinema, theater and multimedia production with a thesis about the social documentary. She collaborates with the political science faculty of the University of Pisa. Actually she works as video maker for Corriere Tv, online tv channel of the Italian journal Corriere della Sera.

 

 

 

screenplay & cinematography Chiara Tarfano Ilaria Luperini editing Ilaria Luperini sound Elisa Piria Lorenzo Cardelli Tommaso Danisi cast Nicole Bonamino Ingrid Lamminpää Lorenza Soldani Francesca Vecchioni Andrea “Red” Lamanna Arturo Marzano Stefano Iezzi Giacomo Capone Claudio Rossi Marcelli producer Autoprodotto in collaborazione con Lezpop.it music Michele Mallia contact www.fuoridoc.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. document.getElementById('cloak7dcb66c091337a137da4ad43f7fd1a02').innerHTML = ''; var prefix = 'ma' + 'il' + 'to'; var path = 'hr' + 'ef' + '='; var addy7dcb66c091337a137da4ad43f7fd1a02 = 'fuoridoc' + '@'; addy7dcb66c091337a137da4ad43f7fd1a02 = addy7dcb66c091337a137da4ad43f7fd1a02 + 'gmail' + '.' + 'com'; var addy_text7dcb66c091337a137da4ad43f7fd1a02 = 'fuoridoc' + '@' + 'gmail' + '.' + 'com';document.getElementById('cloak7dcb66c091337a137da4ad43f7fd1a02').innerHTML += ''+addy_text7dcb66c091337a137da4ad43f7fd1a02+'';

FUORI!
Chiara Tarfano, Ilaria Luperini
Italia 2015 / 53’ / v.o. sott. it.

Fuori! è un documentario a episodi i cui protagonisti sono personaggi visibili del mondo LGBTQ (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali), che raccontano se stessi in diverse città e realtà italiane, da nord a sud, e incontrano i cittadini per confrontarsi con il senso comune e i pregiudizi ancora radicati su omosessualità, diritti e visibilità in Italia.

Fuori! is an episodic documentary, the main characters are well known people from the LGBTQ Italian community. These characters tell stories about themselves in their different Italian cities, from north to south. They meet citizens to talk about common sense and prejudices about homosexuality, rights and their exposure in Italy.

Chiara Tarfano è autrice e regista di numerosi documentari e reportage per i quali ha avuto riconoscimenti e premi. Collabora con l’Università di Pisa alla realizzazione di documentari e brevi corti. Ilaria Luperini è laureata con lode in Cinema, teatro e produzione multimediale con una tesi sul documentario sociale. Collabora con la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pisa. Attualmente lavora come video maker per Corriere Tv, emittente online del Corriere della Sera.

Chiara Tarfano is author and director of many documentaries and reportage, she won several awards for her works. She collaborates with the University of Pisa on making documentaries and short films. Ilaria Luperini is graduated with full marks and honors in cinema, theater and multimedia production with a thesis about the social documentary. She collaborates with the political science faculty of the University of Pisa. Actually she works as video maker for Corriere Tv, online tv channel of the Italian journal Corriere della Sera.

 

screenplay & cinematography
Chiara Tarfano
Ilaria Luperini

editing
Ilaria Luperini

sound
Elisa Piria
Lorenzo Cardelli
Tommaso Danisi

cast
Nicole Bonamino
Ingrid Lamminpää
Lorenza Soldani
Francesca Vecchioni
Andrea “Red” Lamanna
Arturo Marzano
Stefano Iezzi
Giacomo Capone
Claudio Rossi Marcelli

producer
Autoprodotto in collaborazione con Lezpop.it

music
Michele Mallia

contact
www.fuoridoc.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. document.getElementById('cloak2fdc675779d9e6fad94aeff9b3774d71').innerHTML = ''; var prefix = 'ma' + 'il' + 'to'; var path = 'hr' + 'ef' + '='; var addy2fdc675779d9e6fad94aeff9b3774d71 = 'fuoridoc' + '@'; addy2fdc675779d9e6fad94aeff9b3774d71 = addy2fdc675779d9e6fad94aeff9b3774d71 + 'gmail' + '.' + 'com'; var addy_text2fdc675779d9e6fad94aeff9b3774d71 = 'fuoridoc' + '@' + 'gmail' + '.' + 'com';document.getElementById('cloak2fdc675779d9e6fad94aeff9b3774d71').innerHTML += ''+addy_text2fdc675779d9e6fad94aeff9b3774d71+'';

panorama queer / 25 maggio 2016

HELMUT BERGER, ACTOR
Andreas Horvath
Austria 2015 / 90' / v.o. sott. it.

Un implacabile seppur intimo ritratto di Helmut Berger, leggendario attore e prima “musa” di Luchino Visconti. All'apice del suo successo e della sua bellezza Berger incarnava l'esuberante stile di vita jet set degli anni 70. Da pochi anni la sua vita è però diventata più solitaria e modesta. L'uomo che personificava Re Ludovico II in maniera così inquietante nel Ludwig di Visconti ora regna in un decadente bilocale nella periferia della sua città natale, Salisburgo. In questo piccolo regno nascosto il tempo sembra essersi fermato. L'umore di Helmut Berger oscilla e all'improvviso esplode in un'aggressiva filippica in ricordo dell'attore Klaus Kinski. Ma il film rivela l'asprezza del suo personaggio per quello che rappresenta davvero: una richiesta di attenzione, vicinanza ed intimità.

A relentless, yet intimate portrait of the legendary actor and former Luchino Visconti “muse” Helmut Berger. At the height of his stardom and handsomeness Berger epitomized the exuberant jet set lifestyle of the 70s. In recent years he has settled for a more secluded and modest lifestyle. The man who embodied King Ludwig II so hauntingly in Visconti’s same titled film now reigns in a run down two room apartment at the outskirts of his hometown Salzburg, Austria. In this small hideaway kingdom time seems to have stopped. Helmut Berger’s mood swings and sudden outbursts of aggression are reminiscent of actor Klaus Kinski’s tirades. But the film exposes the brusqueness of his character for what it really is: a cry for attention, closeness and intimacy.

Andreas Horvath nasce a Salisburgo nel 1968. Studia fotografia a Vienna e arte multimediale a Salisburgo. Come fotografo e filmmaker freelance pubblica photo book e realizza film indipendenti. I documentari di Horvath hanno ricevuto premi in diversi film festival internazionali, come il Chicago International Documentary Film Festival, il Karlovy Vary IFF o il Max Ophüls Prize Festival. Come fotografo, Andreas Horvath pubblica album fotografici in bianco e nero sulla Yakutia, la Siberia e l'America rurale. Nel 2013 viene premiato dal Ministro di Arte e Cultura austriaco con l'Outstanding Arsting Award. Nel 2015 presenta Helmut Berger, actor, selezionato da John Waters come il Miglior Film del 2015, primo in una vista che include tra gli altri Carol di Todd Haynes, Cinderella di Kenneth Branagh e Mad Max: Fury Road di George Miller.

Andreas Horvath was born in Salzburg in 1968. He studied photography in Vienna and multimedia-art in Salzburg. As a freelance photographer and filmmaker he publishes photo books and creates independent films. Horvath ́s documentaries have received awards at international film festivals, such as the Chicago International Documentary Film Festival, the Karlovy Vary IFF or the Max Ophüls Prize Festival. As a photographer Andreas Horvath published black and white photo albums about Yakutia, Siberia and rural America. In 2013 he received the Outstanding Artist Award from the Austrian Ministry of Art and Culture. In 2015 he released Helmut Berger, actor, selected by John Waters as the Best Motion Picture of the year 2015, heading a list which includes Todd Haynes' Carol, Kenneth Branagh's Cinderella, and George Miller's Mad Max: Fury Road among others.

 

screenplay, cinematography & editing
Andreas Horvath

sound
Andreas Horvath
Mischa Rainer

cast
Helmut Berger
Viola Techt
Andreas Horvath

producer
Andreas Horvath

contact
www.andreashorvath.com
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panorama queer / 25 maggio 2016

AL DI LÀ DELLO SPECCHIO
Cecilia Grasso
Italia 2015 / 54' / v.o. sott. it.

Come sarebbe, per una donna, vivere una giornata da uomo? I retroscena di uno spettacolo Drag sono l'occasione per esplorare dall'interno gli aspetti più intimi del Kinging. Da racconti ed esperienze di un gruppo di Drag King, colte anche nel quotidiano, emerge una pratica di costruzione identitaria che inscena gli stereotipi sessuali e denuda il predominio del maschile nella nostra società. L'autrice, con sguardo partecipe ma non invadente, mostra fascinazione e complessità di un cosmo ancora poco noto, dove l'eccedenza si fa spettacolo, e la trasformazione è liberatoria narrazione del sé.

How would it be, for a woman, to live a day as a man? The backstages of Drag performance are the occasion to explore from the inside the most intimate aspects of Kinging. From stories and experiences of a Drag King's group, also gathered daily, emerges an activity of identity deconstruction that stages the sexual stereotypes and strips the masculine predominance in our society. The author, with an involved but not invading gaze, shows fascination and complexity of a not so known cosmos , where excess becomes show and transformation is a liberating narration about himself.

Cecilia Grasso ha conseguito il diploma di I Livello in pianoforte al Conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria e nel 2015 ha ultimato gli studi al Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Sicilia (indirizzo documentario). Nel campo cinematografico ha collaborato alla realizzazione di numerosi corti e documentari, cimentandosi sempre in ruoli diversi. Oltre a lavorare come filmmaker indipendente, nell’ultimo anno ha maturato diverse esperienze in campo pubblicitario e come Casting e Production Director per la Ciclope Film. Attualmente collabora con Vincenzo Condorelli, AIC per il Cinecampus Internazionale Terre di Cinema 2016 e sta scrivendo un nuovo soggetto per una web serie al femminile.

Cecilia Grasso graduated in piano at the F. Cilea Conservatory of Reggio Calabria and in 2015 she accomplished her study at Centro Sperimentale di Cinematografia with documentary orientation of Sicily. In film industry she collaborated in many shorts and documentaries, testing herself always in a different role. Besides working as an independent filmmaker, in the last year she matured different experiences on the advertizing field as a Casting and Production Director for Ciplope Film. She is currently working with Vincenzo Condorelli, AIC for Cinecampus Internazionale Terre di Cinema 2016 and she is writing a new script for an all female web series.

 

screenplay, cinematography & editing
Cecilia Grasso

sound
Alessandro Quaglio (editing)
Marco Falloni (mix)

cast
Eyes wild drag

producer
CSC Production & CSC – sede Sicilia

contact
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panorama queer / 24 maggio 2016

BACIAMI GIUDA
Giuseppe Galante, Giuseppe Provinzano
Italia 2015 / 58'

Da Elena di Troia a Medea, da Caino a Giuda, da Bruto a Ramón Mercader, da Desdemona a Lady Diana, il tradimento ha da sempre fatto parte della storia dell'uomo, istinto naturale o strumento razionale capace di proteggere o affliggere.
Ma cos'è il tradimento, oggi? Tramite una serie di interviste raccolte in tutta Italia, dai piccoli paesini siciliani alle grandi metropoli del nord Italia, dai quartieri popolari ai teatrini borghesi, grazie anche alla partecipazione di artisti e volti noti come Franco Scaldati, Nicoletta Braschi e Luciana Littizzetto, si cercherà di ricostruire un'etica utopica su un tema tanto ancestrale quanto delicato.

From Helen of Troy to Medea, from Cain to Judas, from Brutus to Ramón Mercader, from Desdemona to Lady Diana, betrayal has always been part of mankind's history, natural instinct or rational instrument able to protect or afflict. But what's betrayal today? Through a series of interviews collected all over Italy, from little villages to North Italy's big metropolis, from working-class neighborhoods to bourgeois theatres, also thanks to the participation of artists and familiar faces such as Franco Scaldati, Nicoletta Braschi and Luciana Littizzetto, we'll attempt to retrace a utopist ethic about a theme as ancient as delicate.

GIUSEPPE GALANTE | Nato nel 1981, nel 2013 realizza il cortometraggio I la nau va, selezionato in diversi festival in Italia e Francia. Nel 2014 il video El aquí, después riceve il Premio Creativity in Milan nel contest internazionale Who Art You?. Nello stesso anno lavora al documentario The silent memory, testimonianza sull’olocausto rom ad Auschwitz.

Born in 1981, in 2013 he realizes the short I la nau va, selected in many Italian and French festivals. In 2014 the video El aquí, después receives the Creativity in Milan Prize during the international contest Who Art You?. In the same year he works to the documentary The silent memory, a rom holocaust testimony in Auschwitz.

GIUSEPPE PROVINZANO | Nato nel 1982, si diploma alla scuola di recitazione del Teatro Biondo di Palermo, e inizia giovanissimo la carriera con Luca Ronconi e Massimo Castri e poi lavora con Marco Baliani, Irene Papas, Pippo Delbono, Enrique Vargas, Franco Scaldati, Massimo Verdastro, Mimmo Cuticchio. Debutta al cinema con Wim Wenders e lavora in seguito come attore, tra tv e cinema, con (tra gli altri ) Emma Dante, Pif, Vincent Dieutre, Arnold Pasquier, Arturo Marcos Merelo, Enzo Monteleone, Alexis Sweet, Daniele Ciprì e Gianfranco Albano.

Born in 1982, he graduates at Teatro Biondo of Palermo acting school. and he begins his career at young age with Luca Ronconi and Massimo Castri and then he works with Marco Baliani, Irene Papas, Pippo Delbono, Enrique Vargas, Franco Scaldati, Massimo Verdastro, Mimmo Cuticchio. He debuts in cinema with Wim Wenders and then works as an actor, between tv and cinema, with (among others) Emma Dante, Pif, Vincent Dieter, Arnold Pasquier, Arturo Marcos Merelo, Enzo Monteleone, Alexis Sweet, Daniele Ciprì and Gianfranco Albano.

 

screenplay & editing
Giuseppe Galante
Giuseppe Provinzano

cinematography
Giuseppe Galante

sound
Gabriele Gugliara

cast
Franco Scaldati
Nicoletta Braschi
Luciana Littizzetto

producer
Sensi Contemporanei – Ministero Sviluppo Economico
Onorevole Teatro Castertano
Teatro Stabile di Torino
ATS Spazio Zero Regione Sicilia
Assessorato turismo, sport, spettacolo
STC Sicilia Turismo e cinema
MIBAC – Direzione Generale per il Cinema

contact
www.babelcrew.org
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. document.getElementById('cloak5adb840bd3c65e2d1d374a0bb4c94615').innerHTML = ''; var prefix = 'ma' + 'il' + 'to'; var path = 'hr' + 'ef' + '='; var addy5adb840bd3c65e2d1d374a0bb4c94615 = 'babelcrew' + '@'; addy5adb840bd3c65e2d1d374a0bb4c94615 = addy5adb840bd3c65e2d1d374a0bb4c94615 + 'gmail' + '.' + 'com'; var addy_text5adb840bd3c65e2d1d374a0bb4c94615 = 'babelcrew' + '@' + 'gmail' + '.' + 'com';document.getElementById('cloak5adb840bd3c65e2d1d374a0bb4c94615').innerHTML += ''+addy_text5adb840bd3c65e2d1d374a0bb4c94615+'';

panorama queer / 24 maggio 2016

LA BELLE SAISON
Catherine Corsini
Francia 2015 / 105' / v.o. sott. it.

Francia, 1971. Delphine vive da sempre insieme ai genitori in una fattoria nella campagna francese, dandosi da fare per dare una mano nelle faccende di tutti i giorni. Un giorno però la giovane donna, insoddisfatta da questa isolata vita bucolica, decide di partire verso Parigi alla ricerca di un'emancipazione che finora le era stata naturalmente negata. Impegnatasi politicamente nei movimenti di emancipazione femminile, conosce Carole con cui inizierà ad avere una relazione amorosa. Tuttavia, Delphine sarà costretta e ritornare alla sua vecchia vita a causa dello stato di salute del padre, ma stavolta non sarà più sola. La belle saison è prima di tutto una storia d’amore e di desiderio, un’opera che attraverso il privato delle storie delle due protagoniste racconta un periodo di grande trasformazione nella società francese post ’68. Il film è stato presentato in Piazza Grande a Locarno nel 2015.

France, 1971. Delphine always lived with her parents in a farm placed in the French country, bustling to give an hand in the everyday jobs. However, someday the young girl, unsatisfied by this isolated bucolic life, decides to leave towards Paris, hunting for an emancipation that had been denied to her so far. Committing in the politically movements for women emancipation, she meets Carole with whom she will begin a love relation. However, Delphine will be forced to come back to her old life because of her father's illness, but this time she will no longer be alone. La belle saison is first of all a love and desire story, a film that through the two protagonist's private stories tell a great transformation period in the post '68 French society. The movie was presented in Piazza Grande at Locarno in 2015

Catherine Corsini, nata nel 1956, ha studiato cinema presso l’Universitè Paris III – Nouvelle Sorbonne. Ha esordito con il cortometraggio La mésange (1982) ed è approdata al lungometraggio nel 1987 con Poker. Quindi ha scritto e diretto Les amoreux (1994), La Nouvelle Eve – Una relazione al femminile (1999), La répétition – L’altro amore (2001), in concorso a Cannes, Mariées mais pas trop (2003), Les ambitieux (2006), Partir (2009) e Trois mondes (2012), presentato nella sezione Un certain regard a Cannes. Con La belle saison ha ottenuto il premio Variety Piazza Grande a Locarno 2015.

Catherine Corsini, bortn in 1956, studied cinema at Universitè Paris III – Nouvelle Sorbonne. She debuts with the short movie La mésange (1982) and she attained to film feature in 1987 with Poker. Then, she wrote and directed Les amoreux (1994), La Nouvelle Eve (1999), La répétition (2001), in competition at Cannes, Mariées mais pas trop (2003), Les ambitieux (2006), Partir (2009) and Trois mondes (2012), premiered in the Un certain regard selection at Cannes. With La belle saison she obtained the Variety Prize in Piazza Grande at Locarno 2015.

 

screenplay
Catherine Corsini
Laurette Polmanss

cinematography
Jeanne Lapoirie

editing
Frédéric Baillehaiche

sound
Olivier Mauvezin
Benoit Hillebrant
Thomas Gauder

cast
Cécile de France
Izïa Higelin
Noémie Lvovsky
Kévin Azaïs
Laetitia Dosch
Benjamin Bellecour
Sarah Suco
Nathalie Beder
Calypso Valois

producer
Elisabeth Perez

contact
www.pyramidefilms.com
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panorama queer / 24 maggio 2016

DORA ODER DIE SEXUELLEN NEUROSEN UNSERER ELTERN
Stina Werenfels
Germania 2015 / 90' / v.o. sott. it.

Per una ragazza come Dora, giovane disabile di diciotto anni, la sessualità non è mai stata un problema. Quando però sua madre Kristin decide che per lei è il momento di interrompere la psicoterapia a base di sedativi, tutto a un tratto le cose cominciano a cambiare. Dora inizia a sbocciare e ad accorgersene pare non essere solo lei. Un uomo entra nella vita della ragazza e, alle spalle dei suoi genitori, Dora inizia a intraprendere una relazione sessuale con questo strano individuo. Catturato dalla incontrollabile sensualità della ragazza, l'uomo metterà incinta Dora che dovrà quindi confrontarsi con sua madre, incredula riguardo l'accaduto.

For a girl like Dora, an eighteen years old young mentally disabled, sexuality isn't even be a problem. However, when her mother Kristin decides to interrupt her psychotherapy medications, all of a sudden things begin to change. Dora starts to blossom and to notice that not seems to be only her. A man join in the girl's life and, behind her parents’ back, Dora begins a sexual relation with this strange guy. Taken by her unrestrained sensuality, the man gets Dora pregnant which should relate with her mother, dismayed by the fact.

Nata a Basilea nel 1964, Stina Werenfels inizia a scrivere sceneggiature per cortometraggi durante gli studi di farmacologia a Zurigo. Quindi si trasferisce a New York per studiare Filmmaking alla NYU Tisch School of the Arts dove partecipa a diverse masterclass tenute da personaggi di spicco come Spike Lee, Arthur Penn e Sondra Lee. Nel 1994, il suo primo documentario, Fragments from the Lower East Side, vince svariati premi in Svizzera e negli Stati Uniti. Ritornata in Svizzera, dirige Pastry, Pain & Politics (1998), un cortometraggio che ancora una volta ottiene un discreto successo, vincendo il Premio del cinema svizzero. Nel 2006 ha girato il primo lungometraggio di finzione, Going Private, presentato Festival internazionale del cinema di Berlino, così come il suo ultimo film Dora oder Die sexuellen Neurosen unserer Eltern.

Born in Basel in 1964, Stina Werenfels began writing scripts for short films when she was still studying Pharmacology in Zurich. She then went on to study Filmmaking at the University of New York’s Tisch School of the Arts where she attended several master classes held by distinguished speakers such as Spike Lee, Arthur Penn and Sondra Lee. In 1994, her first documentary, Fragments from the Lower East Side, won several prizes in Switzerland and the United States. On her return to Switzerland, she directed Pastry, Pain & Politics (1998), a short film which once again won numerous awards, including the Swiss Film Prize. In 2006 she made her first fiction feature, Going Private, premiered at the Berlinale, as well as her last movie, Dora or the Sexual Neuroses of Our Parents.

 

screenplay
Boris Treyer
Stina Werenfels

cinematography
Lukas Strebel

editing
Jann Anderegg

sound
Uve Haussig
Peter Bräker

cast
Victoria Schulz
Jenny Schily
Lars Eidinger
Urs Jucker

producer
Karin Koch
Samir

contact
www.widemanagement.com
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panorama queer / 24 maggio 2016

SPECTRUM SQ3105ORG
Canecapovolto
Italia 2015-2016 / 41’

Il format “Spectrum” è questa volta dedicato all’Uomo-Massa e alla tragedia umana contemporanea. Produzione e consumo del tempo libero sono i confini e gli unici limiti dell’involucro a scadenza. Diviso in tre episodi: nel primo episodio Alfa si trasferisce mentalmente in Svezia per sperimentare i limiti del corpo ma si esporrà invece a pericoli che non aveva lontanamente previsto; pericoli che vengono trasferiti immediatamente sul cosiddetto spettatore. Nel secondo episodio un esperimento di psicologia sociale: un minuscolo numero di informazioni viene  disseminato dentro una città. Qual è il vero scopo di questa strategia? Il protagonista del terzo episodio è ancora la noia, il tempo libero e la crudeltà che ne viene prodotta.

The format “Spectrum” is this time dedicated to the Mass-Man and to contemporary human tragedy. Production and consumption of free time are the boundaries and the only limits of the shell with an expiration day. Divided in three episodes: in the first one, Alfa mentally moves to Sweden to experiment the body’s limit but he will instead expose himself to risks that he doesn’t even remotely foresee; risks that are immediately transferred to the so-called spectator. In the second episode an experiment of social psychology: a minuscule number of informations are scattered inside a city. What is the real purpose of this strategy? The protagonist of the third episode is again the boredom, the free time and the cruelty that itself creates.

Canecapovolto è un collettivo nato a Catania nel 1992 per condividere idee, ideologie e abilità tecniche. Ha fondato la sua identità nella zona che intercorre tra ascolto e visione, con una produzione eclettica che comprende video, istallazioni, happenings e film acustici, senza mai dimenticare l’analisi dell’universo sociale. Presente già alla prima edizione del Sicilia Queer filmfest con Abbiamo un problema, alla terza edizione con Io sono una parte del problema e lo scorso anno all’interno del concorso Queer Short con Queer (copiare Beckett).

Canecapovolto is a collective created in Catania in 1992 to share ideas, ideologies and technical abilities. Its identity is well rooted in the connection between listening and vision, w ith an eclectic production including videos, installations, happenings and acoustic films, that never overlooks the analysis of the social context. They have already taken part to the Sicilia Queer filmfest first edition with Abbiamo un problema, to the third edition with Io sono una parte del problema and last year in Queer Short competition with Queer (copiare Beckett).

 

 

screenplay , cinematography & editing
Canecapovolto

sound
Loozoo Canecapovolto

producer
Canecapovolto

contact
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panorama queer / 24 maggio 2016

ROMA TERMINI
Bartolomeo Pampaloni
Italia-Francia 2014 / 79’

Alla stazione ferroviaria di Roma Termini esiste un mondo composto da persone che vivono ai margini della società e al limite della sopravvivenza, vite scivolate quasi senza consapevolezza verso una condizione di emarginazione e disagio. Stefano è un uomo dipendente da metadone con una famiglia alle spalle e con una travagliata relazione omosessuale; Antonio, un uomo con accento del sud, vive in povertà sulle banchine della stazione dopo il trauma dovuto alla fine del suo matrimonio; Gianluca, un passato in prigione e una gran voglia di conservare intatta la sua dignità. Roma Termini è uno sguardo profondamente empatico nei confronti dei suoi protagonisti, il regista entra dentro le loro vite, li segue nella loro disperazione, nelle loro gioie, nella loro reciproca solidarietà riuscendo a distillarne “una goccia di splendore”.

At Roma Termini train station exists a world made up of people that live at the edge of society and at the survival’s confines, drifted lives almost without awareness towards an alienation and disadvantage condition. Stefano is methadone addicted man with a family on his back and a tormented homosexual relation; Antonio, a man with Southern accent, lives in poverty on the train platforms after the trauma caused by the end of his marriage; Gianluca, a past in prison and a great desire to keep his dignity intact. Roma Termini is a deeply emphatic look towards its protagonists, the director goes inside their lives, follows them in their anguish, in their joy, in their mutual solidarity succeeding to distill from it “a raindrop of splendor"

Bartolomeo Pampaloni, nato a Firenze nel 1982, si laurea in Filosofia con Sergio Givone con una tesi in “Estetica sulle origini della Filosofia occidentale ed i suoi legami con la mitologia e i culti arcaici”. Si forma come regista a Parigi, dove frequenta il corso di cinema all'Université Paris 8-St. Denis. Qui realizza i suoi primi cortometraggi e lavora su diversi set come video assist. Rientrato in Italia, viene selezionato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dove frequenta il corso di Regia e lavora come assistente di Paolo Virzì nello spettacolo Se non ci sono altre domande. Attualmente è tornato a vivere a Parigi, dove ha montato il suo primo lungometraggio, Roma Termini.

Bartolomeo Pampaloni, born in Firenze in 1982, graduates in Philosophy with Sergio Givone with a thesis about the “Aesthetics about the origins of Western Philosophy and its bonds with mythology and archaic worships”. He develops as a director in Paris, where he attends the cinema course at the Université Paris 8-St. Denis. Here he realizes his first short movies and works as a video assist in various film sets. Came back to Italia, he is selected at Centro Sperimentale di Cinematografia in Rome where he attends the Directing Course and works as an assistant with Paolo Virzì in the play called Se non ci sono altre domande. He is currently living in Paris, where he edited his first feature film, Roma Termini.

 

 

cinematography
Bartolomeo Pampaloni

editing
Eliott Maintigneux

sound
François Abdelnour
Bartolomeo Pampaloni

cast
Antonio Allegra
Gianluca Masala
Stefano Pili
Angelo Scarpa

producer
Bartolomeo Pampaloni
Edmée Millot
Andrea Ricciardi/Albamada

contact
www.bartolomeopampaloni.com
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panorama queer / 24 maggio 2016

COME UNA STELLA
Bartolomeo Pampaloni
Italia 2013 / 14’

Patrizia, transessuale napoletana, ha smesso di prostituirsi. L'età avanza e i segni di una vita di eccessi oramai marcano il suo volto. Trovatasi al margine, senza più sapere di cosa vivere, senza un posto dove stare, si lascia andare, raccontando del trauma che, ancora bambina, l'ha segnata per tutta la vita e della lotta che da sempre ha portato avanti per rivendicare, senza ipocrisie, la sua dignità.

Patrizia, Neapolitan transsexual, isn't a whore anymore. She's getting old and now the marks of an extreme life emphasize her face. Found herself at the edge, without knowing what to live with, without a place to stay, she let herself go, telling about the trauma wich, when she was a child, marked forever her life and the fight that she has always carried forward to claim, without hypocrisies, her dignity.

Bartolomeo Pampaloni, nato a Firenze nel 1982, si laurea in Filosofia con Sergio Givone con una tesi in “Estetica sulle origini della Filosofia occidentale ed i suoi legami con la mitologia e i culti arcaici”. Si forma come regista a Parigi, dove frequenta il corso di cinema all'Université Paris 8-St. Denis. Qui realizza i suoi primi cortometraggi e lavora su diversi set come video assist. Rientrato in Italia, viene selezionato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dove frequenta il corso di Regia e lavora come assistente di Paolo Virzì nello spettacolo Se non ci sono altre domande. Attualmente è tornato a vivere a Parigi, dove ha montato il suo primo lungometraggio, Roma Termini.

Bartolomeo Pampaloni, born in Firenze in 1982, graduates in Philosophy with Sergio Givone with a thesis about the “Aesthetics about the origins of Western Philosophy and its bonds with mythology and archaic worships”. He develops as a director in Paris, where he attends the cinema course at the Université Paris 8-St. Denis. Here he realizes his first short movies and works as a video assist in various film sets. Came back to Italia, he is selected at Centro Sperimentale di Cinematografia in Rome where he attends the Directing Course and works as an assistant with Paolo Virzì in the play called Se non ci sono altre domande. He is currently living in Paris, where he edited his first feature film, Roma Termini.

 

 

screenplay, cinematography & editing
Bartolomeo Pampaloni

cast
Patrizia

contact
www.bartolomeopampaloni.com
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panorama queer / 24 maggio 2016

MAI
Giulio Poidomani
Italia 2015 / 20’
sarà presente l’attore Alessandro Rugnone

Claudia viaggia in autobus da Roma a Modica per provare a riconciliarsi con la sua fidanzata Anna. Rifiutata con freddezza, avvolta in un poncho e con degli occhiali enormi, se ne va a zonzo nel Duomo di San Giorgio. Più tardi quella sera un bell’uomo di nome Sandro le si avvicina mentre Claudia cerca di lenire le pene del suo cuore spezzato con un bicchiere di vino. Desiderando perdersi in una storia d'amore convenzionale in cui poter esprimere apertamente il proprio amore, Claudia si lascia andare a una fantasia. Il giorno seguente Sandro la porta nel centro storico di Siracusa e le racconta il mito di Aretusa, forzando involontariamente Claudia ad affrontare la realtà ed accettare di essere ciò che è.

On a quest to reconcile with her lover, Anna, Claudia travels from Rome to the Sicilian city of Modica by bus. Coldly rejected, cloaked in a poncho and large sunglasses, she roams into the Duomo di San Giorgio. Later that evening, a handsome man named Sandro approaches while Claudia nurses her broken heart with a glass of wine. Eager to lose herself in a conventional romance in which she can openly express love, Claudia slips into a fantasy. The following day, Sandro takes her to the historic city of Syracuse and tells her the myth of the nymph Arethusa, unwittingly forcing Claudia to face reality and accept who she is.

Giulio Poidomani è un regista e sceneggiatore modicano. Nel 2008 inizia la sua collaborazione presso la Jean Vigo Italia col regista Roberto Faenza e la produttrice Elda Ferri. Nel 2010, dopo aver frequentato il Master di Sceneggiatura per Cinema e Televisione presso l’Università La Sapienza di Roma si trasferisce in America, prima a New York e poi a Los Angeles, dove segue i corsi di regia della UCLA. I suoi corti approdano a svariati festival, tra cui l'Hollyshorts Film Festival di Los Angeles, il Rome International Film Festival e il New York City Independent Film Festival. Nel 2014 scrive e dirige la web serie What You Want?. Insieme alla compagna fonda la Purple Road Pictures e, dopo aver vinto il premio Mattador per la sceneggiatura di un lungometraggio dal titolo Crisci Ranni (ancora da realizzare), si sposta in Italia dove produce e dirige il cortometraggio Mai. Nel 2015 ritorna negli Stati Uniti per lo sviluppo di nuovi progetti.

Giulio Poidomani is an Italian director and screenwriter. Over the years he directed and produced several shorts, commercials, and music videos. Born in Sicily, he moved to Rome to study Film Studies & Entertainment. After graduation, he worked with Italian Director Roberto Faenza and Oscar Winner Producer Elda Ferri at their Production Company, Jean Vigo Italia. He also published the short novel La Signora Astolfi and worked for Web Magazine Cinemonitor.it. After getting a Master degree in Screenwriting, in 2010 he moved to USA where he wrote and directed several shorts, such as Disruption and Pots&Lids. In the past year he wrote the web series What You Want?, wrote and directed the short movie Never, and won the Italian Mattador award for the feature screenplay Crisci Ranni.

 



 

screenplay
Giulio Poidomani

scenography
Valentina Savino

cinematography
Francesco Di Pierro

editing
Francesco Galli

sound
Alberto Migliore
Paolo Amici

cast
Alessandro Gangi
Flavia Ripa
Ilaria Ambrogi

producer
Isabella Roberto
Giulio Poidomani

contact
www.purpleroadpictures.com
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. document.getElementById('cloakc6c46971a6dded73aa1647c5f78af222').innerHTML = ''; var prefix = 'ma' + 'il' + 'to'; var path = 'hr' + 'ef' + '='; var addyc6c46971a6dded73aa1647c5f78af222 = 'purpleroadpictures' + '@'; addyc6c46971a6dded73aa1647c5f78af222 = addyc6c46971a6dded73aa1647c5f78af222 + 'gmail' + '.' + 'com'; var addy_textc6c46971a6dded73aa1647c5f78af222 = 'purpleroadpictures' + '@' + 'gmail' + '.' + 'com';document.getElementById('cloakc6c46971a6dded73aa1647c5f78af222').innerHTML += ''+addy_textc6c46971a6dded73aa1647c5f78af222+'';

MAI
Giulio Poidomani
Italia 2015 / 20’
sarà presente l’attore Alessandro Rugnone

Claudia viaggia in autobus da Roma a Modica per provare a riconciliarsi con la sua fidanzata Anna. Rifiutata con freddezza, avvolta in un poncho e con degli occhiali enormi, se ne va a zonzo nel Duomo di San Giorgio. Più tardi quella sera un bell’uomo di nome Sandro le si avvicina mentre Claudia cerca di lenire le pene del suo cuore spezzato con un bicchiere di vino. Desiderando perdersi in una storia d'amore convenzionale in cui poter esprimere apertamente il proprio amore, Claudia si lascia andare a una fantasia. Il giorno seguente Sandro la porta nel centro storico di Siracusa e le racconta il mito di Aretusa, forzando involontariamente Claudia ad affrontare la realtà ed accettare di essere ciò che è.

On a quest to reconcile with her lover, Anna, Claudia travels from Rome to the Sicilian city of Modica by bus. Coldly rejected, cloaked in a poncho and large sunglasses, she roams into the Duomo di San Giorgio. Later that evening, a handsome man named Sandro approaches while Claudia nurses her broken heart with a glass of wine. Eager to lose herself in a conventional romance in which she can openly express love, Claudia slips into a fantasy. The following day, Sandro takes her to the historic city of Syracuse and tells her the myth of the nymph Arethusa, unwittingly forcing Claudia to face reality and accept who she is.

Giulio Poidomani è un regista e sceneggiatore modicano. Nel 2008 inizia la sua collaborazione presso la Jean Vigo Italia col regista Roberto Faenza e la produttrice Elda Ferri. Nel 2010, dopo aver frequentato il Master di Sceneggiatura per Cinema e Televisione presso l’Università La Sapienza di Roma si trasferisce in America, prima a New York e poi a Los Angeles, dove segue i corsi di regia della UCLA. I suoi corti approdano a svariati festival, tra cui l'Hollyshorts Film Festival di Los Angeles, il Rome International Film Festival e il New York City Independent Film Festival. Nel 2014 scrive e dirige la web serie What You Want?. Insieme alla compagna fonda la Purple Road Pictures e, dopo aver vinto il premio Mattador per la sceneggiatura di un lungometraggio dal titolo Crisci Ranni (ancora da realizzare), si sposta in Italia dove produce e dirige il cortometraggio Mai. Nel 2015 ritorna negli Stati Uniti per lo sviluppo di nuovi progetti.

Giulio Poidomani is an Italian director and screenwriter. Over the years he directed and produced several shorts, commercials, and music videos. Born in Sicily, he moved to Rome to study Film Studies & Entertainment. After graduation, he worked with Italian Director Roberto Faenza and Oscar Winner Producer Elda Ferri at their Production Company, Jean Vigo Italia. He also published the short novel La Signora Astolfi and worked for Web Magazine Cinemonitor.it. After getting a Master degree in Screenwriting, in 2010 he moved to USA where he wrote and directed several shorts, such as Disruption and Pots&Lids. In the past year he wrote the web series What You Want?, wrote and directed the short movie Never, and won the Italian Mattador award for the feature screenplay Crisci Ranni.

 

screenplay
Giulio Poidomani

scenography
Valentina Savino

cinematography
Francesco Di Pierro

editing
Francesco Galli

sound
Alberto Migliore
Paolo Amici

cast
Alessandro Gangi
Flavia Ripa
Ilaria Ambrogi

producer
Isabella Roberto
Giulio Poidomani

contact
www.purpleroadpictures.com
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panorama queer / 24 maggio 2016

LE BOIS DONT LES RÊVES SONT FAITS
Claire Simon
Francia 2015 / 144' / v.o. sott. it.

Il bosco come uno spazio isolato dentro la città, un luogo dove fuggire per ritrovarsi fuori dal clamore della città, una zona franca in cui chiunque ha asilo e tutti possono liberamente esprimersi. Armata di macchina da presa, Claire Simon in giro per il Bois de Vincennes parla con alcuni dei frequentatori abituali del bosco: dalla signora che decide di vivere nel bosco perché non sa più vivere in città alla squadra di rugby di ragazzini che si allena nei prati, dalla comunità cambogiana fuggita da Pol Pot che si riunisce nel fine settimana al responsabile dei piccioni del parco. Tutti raccontano un pezzo della loro vita e della loro relazione con questo pezzo di natura. Sullo sfondo, l’evocazione dell’esperimento universitario di Paris VIII, con la voce di Gilles Deleuze che risuona tra gli alberi.

The forest as an isolated space inside the city, a place where run away to find oneself outside of city’s glamour, a free zone in which anyone has shelter and everyone can express freely. Armed with a camera, Claire Simon speaks with some of Bois de Vincennes regulars; from the lady that decides to live in the woods because she doesn’t know how to live in the city anymore to the kids rugby team that trains in the fields, from the Cambodian community escaped from Pol Pot that gathers during the weekends to the park's pigeons responsible. Everyone recounts a piece of their life and their relation with this part of nature. On the background, the evocation of the academic experiment of Paris VIII, with the voice of Gilles Deleuze that resounds through the trees.

Claire Simon inizia la sua carriera come montatrice, per poi passare alla regia con una serie di cortometraggi, tra i quali la serie per la tv francese Scènes de ménage del 1992. Scopre la forma documentaristica in un workshop agli Ateliers Varan. Tra gli altri, Les Patients, Récréations e Coûte que coûte sono quelli a ricevere dei premi al festival Cinema du Reél e gli ultimi due vengono proiettati nelle sale. Nel 1997 presenta il suo primo lungometraggio di finzione, A foreign body, alla Quinzaine des Réalizateurs al Festival di Cannes, dove tornerà nel 2006 con Ça brûle e nel 2008 con Les bureaux de Dieu, con cui vince il premio SACD. Nel 2013 presenta in competizione al Festival di Locarno il film Gare du Nord, insieme al gemello Géographie Humaine, un lungo di finzione e un documentario entrambi sulla stazione Gare du Nord di Parigi. Le bois dont les rêves sont faits è il suo ultimo documentario, in uscita nei primi mesi del 2016. Sta attualmente lavorando alla post-produzione del suo ultimo film, Le concours.

Claire Simon starts her career in the film industry as an editor and then change to direction with a series of short movies, among which the 1992 French television series Scénes de ménage. She discovers the practice of documentary filmmaking at the Ateliers Varan workshops. Among others, Le Patients, Récréations and Coûte que coûte are those to receive awards at the festival Cinema du Réel and the last two had also a theatrical release. In 1997 she presents his first fiction feature film, A foreign body, at the Quinzaine des Réalizateurs in Cannes. Then she returns at the Quinzaine des Réalizateurs first with Ça brûle in 2006 and in 2008 with Les bureaux de Dieu that won the SACD prize. In 2013 she presents Gare du Nord in competition at the Locarno Film Festival as well as Géographie Humaine, a fiction feature film and a feature length documentary both about the Gare du Nord train station in Paris. Le bois dont les rêves sont faits is her last documentary, whose theatrical release is scheduled for early 2016. She is now working on her last movie, Le concours, which is currently in post-production.

 

screenplay & cinematography
Claire Simon

editing
Luc Forveille

sound
Olivier Hespel
François Musy
Gabriel Hafner

producer
Jast Sayin' Films

contact
www.beforfilms.com
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panorama queer / 24 maggio 2016

AURORA, UN PERCORSO DI CREAZIONE
Cosimo Terlizzi
Italia-Svizzera 2015 / 60' / v.o. sott. it.

Il film documenta e traduce il percorso di creazione dello spettacolo Aurora di Alessandro Sciarroni, la cui ricerca parte dal Goalball, sport praticato da non vedenti e ipovedenti. Cosimo Terlizzi, artista audiovisivo, affianca il coreografo per realizzare un’opera a sé: un film in cui i singoli atleti e le prove dello spettacolo diventano strumenti espressivi di nuovi paesaggi. Le figure che affiorano dall’intensità del buio della palestra, guidati solamente dai sonagli delle palle, mettono in scena una coreografia consegnando allo spettatore un’immagine di intensità e bellezza.

The film documents and translates the creation process of the show Aurora by Alessandro Sciarroni, inspired by Goalball, a sport played by blind and visually impaired. Cosimo Terlizzi, audiovisual artist, follows the choreographer in order to create an independent piece: a film where the rehearsals of the show and the athletes become the means of expression of new landscapes. The figures which emerge from the gym’s dark intensity, exclusively guided by the ball’s bells, stage a choreography delivering the audience an image of intensity and beauty.

Cosimo Terlizzi, nato a Bitonto nel 1973, è un artista italiano residente in Svizzera. Dalla metà degli anni Novanta, a Bologna, utilizza diversi media per il suo lavoro, dalla fotografia alla performance, alla video arte. Realizza anche cortometraggi, documentari e lungometraggi presentati in numerosi festival. Le sue opere sono state esposte in musei e gallerie quali il Centre for Contemporary Art di Varsavia, la Fondazione Merz di Torino, il MACRO di Roma, il Museo Nazionale di Breslavia in Polonia. In questi anni diversi focus sono stati dedicati alla sua opera: nel 2011 alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, nel 2012 al Careof di Milano, nel 2013 al Sicilia Queer filmfest di Palermo e nel 2014 al Cineporto di Bari.

Cosimo Terlizzi, born in Bitonto in 1973, is an Italian artist based in Switzerland. From the mid-nineties, in Bologna, he develops his art works through the use of different media, from photography to performance and art video. He also realized short films and feature documentaries that were presented in many international film festivals. His works have been exhibited in museums and galleries such as the Centre for Contemporary Art in Warsaw, Fondazione Merz in Turin, the MACRO in Rome, the National Museum of Wroclaw in Poland. These last years, some retrospectives have been dedicated to his work, in 2011 at the Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, in 2012 at Careof in Milan, in 2013 at the Sicilia Queer filmfest in Palermo and in 2014 at Cineporto in Bari.

 

screenplay
Alessandro Sciarroni

cinematography & editing
Cosimo Terlizzi

original score
Pablo Esbert Lilienfeld

cast
Alessandro Sciarroni
Alex Alcaras
Alexandre Almeida
Charlotte Hartz
Damien Modolo
Dimitri Bernardi
Emanuele Nicolò
Emmanuel Coutris
Eric Minh Cuoung Castaing

producer
Marche Teatro
Fondation d’Entreprise Hermès (Pro­gram New Settings)

contact
www.cosimoterlizzi.com
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panorama queer / 24 maggio 2016

LA NUIT S’ACHÈVE
Cyril Leuthy
Francia-Algeria 2015 / 100’ / v.o. sott. it.

50 anni dopo la guerra tra Francia e Algeria, 3 uomini francesi partono per l'Algeria in cerca delle proprie radici. Un padre alla ricerca della sua infanzia algerina, un amante di una tomba a Kabylia di un nonno mai conosciuto e un figlio alla ricerca di un nuovo legame tra loro… E c'è anche l'Algeria di ieri e di oggi. La nuit s'achève è un documentario che prova a dimenticare di esserlo. È sui rapporti familiari, sulle cose mai dette e sulla riconciliazione. Rivisitando con delicatezza il passato coloniale francese, il film ci rende consapevoli della situazione attuale e dei suoi problemi.

50 years after the war between Algeria and France, 3 french men come in Algeria in search of something of their roots. A father looking for his algerian childhood, a lover for the grave of an unknown grandfather in Kabylia and a son looking for new bonds between them... And there is also Algeria, the Algeria of yesterday and of today. La nuit s'achève is a documentary that tries to forget it's a documentary. It's about family, things left unsaid, and reconciliation. By revisiting in a sensitive way the colonial past of France, the film make us more aware about actual situation and issues.

Dopo la laurea conseguita a La Fémis (dipartimento di montaggio) nel 2002, e dopo parecchi lavori come assistente al montaggio (lavorando sui film di Jean-Paul Civeyrac e Manuel de Oliveira), Cyril Leuthy (Lorena, 1976) ha lavorato essenzialmente come un montatore, la maggior parte delle volte su documentari creativi. È anche il collaboratore principare di Philippe Béziat,  di cui i film hanno un importante relazione con la musica. Béiat e Leuthy hanno lavorato insieme su più di venti film, inclusi tre lungometraggi. Leuthy ha anche lavorato al montaggio di alcuni film di Serge Bozon, Axelle Ropert e Laetita Masson. La nuit s'achève è il suo primo lungometraggio da regista.

Since he graduated from the Femis (Editing department) in 2002, and after several jobs as an assistant editor (working on films by Jean-Paul Civeyrac and Manuel de Oliveira), Cyril Leuthy (Lorraine, 1976) worked essentially as an editor, most of the time on creative documentaries. He is also the main collaborator of Philippe Béziat, whose films all have an important relation to music. Béziat and Leuthy worked together on over twenty films, including three feature films. Leuthy also worked on the editing of certain films by Serge Bozon, Axelle Ropert and Laetita Masson. La nuit s'achève is his first feature film as a director.

 

screenplay
Cyril Leuthy

cinematography
Marion Koch

editing
Michael Phelippeau

cast
Bernard Leuthy
Nicolas Vilette
Cyril Leuthy

contact
www.facebook.com/lanuitsacheve
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panorama queer / 24 maggio 2016

MARGUERITE ET JULIEN
Valérie Donzelli
Francia 2015 / 105’ / v.o. sott. it. / anteprima nazionale

Alla fine del XVI secolo, Julien e Marguerite de Ravalet crescono dentro il castello normanno del padre, Signore di Tourlaville. I due si amano teneramente fin da bambini e, diventati adulti, il loro affetto si trasforma in una irrefrenabile passione. Per evitare uno scandalo all'interno della comunità di Tourlaville, il padre è quindi costretto ad esiliare Julien e dare in sposa Marguerite a un ispettore delle tasse. Ma le severe misure adottate nei loro confronti non fanno altro che accrescerne la passione. Condannati dalla società per il loro amore incestuoso, i due giovani decidono quindi di fuggire.

At the end of XVI century, Julien and Marguerite de Ravalet grow up inside their father's Norman castle, Lord of Tourlaville. They tenderly love each other since they were kids and, becoming adults, their fondness transforms into an uncontrollable passion. To avoid a scandal inside the Tourlaville's community, their father is then forced to exile Julien and to marry Marguerite to a tax inspector. However the severe measures against themselves do nothing but increase their passion. Condemned by the society for their incestuous love, the two young decide to run away.

Valérie Donzelli, nata nel 1973, debutta come attrice nel film Martha… Martha di Sandrine Veysset. Dopo aver esordito alla regia con il cortometraggio Il fait beau dans la plus belle ville du monde del 2007, nel 2009 gira il suo primo lungometraggio, La Reine des Pommes. Nel 2011 gira La Guerre est déclarée, presentato al Festival di Cannes nello stesso anno. Del 2012 è Main dans la main, mentre nel frattempo continua la sua carriera da attrice per registi come Alain Guiraudie, Benoît Jacquot, Lionel Baier, Arielle Dombasle, Bertrand Bonello (tra gli altri). Nel 2015 partecipa alla competizione principale del Festival di Cannes con il suo ultimo film, Marguerite et Julien. Nel 2016 è scelta come presidente della giuria della Semaine de la Critique della 69a edizione del Festival di Cannes.

Valérie Donzelli, (1973), debuted as an actress in the movie Martha… Martha by Sandrine Veysset. After her debut as a director with the 2007 short movie Il fait beau dans la plus belle ville du monde, she directed her first feature film in 2009, The Queen of Hearts. In 2011 she directs Declaration of War, presented at the Cannes Film Festival in the same year. The following year she directed Main dans la main, while she continued her career as an actress working for such directors as Alain Guiraudie, Benoît Jacquot, Lionel Baier, Arielle Dombasle, Bertrand Bonello (among others). In 2015 she took part in the main competition of the Cannes Film Festival with her latest movie, Marguerite & Julien. In 2016 she was chosen as jury's president of the International Critic’s Week at the Cannes Film Festival 69th edition.

 

 

screenplay
Valérie Donzelli
Jérémie Elakïm

cinematography
Céline Bozon

editing
Pauline Gaillard

sound
André Rigault
Raphael Shier
Emmanuel Croset

cast
Anaïs Demoustier
Jérémie Elkaïm
Frédéric Pierrot
Aurélia Petit
Raoul Fernandez
Catherine Mouchet
Bastin Bouillon
Sami Frey
Géraldine Chaplin
Alice de Lencquesaing
Esther Garrel

producer
Edouard Weil
Alice Girard

contact
www.officineubu.com
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panorama queer / 24 maggio 2016

IN JACKSON HEIGHTS
Frederick Wiseman
USA 2015 / 190’ / v.o. sott. it.

Il quartiere di Jackson Heights, nel distretto del Queens di New York, è una delle comunità etnicamente e culturalmente più variegate negli Stati Uniti ed in tutto il mondo. Ci sono immigrati che provengono da ogni parte del Sud America, dal Messico, dal Bangladesh, dal Pakistan, dall'Afghanistan, dall'India e dalla Cina. Alcuni sono cittadini, altri hanno la green card, altri ancora sono senza documenti. La gente che vive a Jackson Heights, nella diversità culturale, razziale ed etnica, rappresenta una particolare ondata immigratoria verso l'America. Si parlano 167 lingue a Jackson Heights. Il soggetto del film è la vita quotidiana delle persone di questa comunità e del conflitto tra il mantenersi saldi alle tradizioni del proprio paese d'origine e la necessità di imparare ed adattarsi ai valori ed allo stile di vita americani.

Jackson Heights, Queens, New York City is one of the most ethnically and culturally assorted communities in the United States and the world. There are immigrants from every country in South America, Mexico, Bangladesh, Pakistan, Afghanistan, India and China. Some are citizens, some have green cards, some are without documents. People who live in Jackson Heights, in their cultural, racial and ethnic diversity, are representative of the new wave of immigrants to America. 167 languages are spoken in Jackson Heights. The subject of the film is the daily life of the people in this community and the conflict between maintaining ties to traditions of the countries of origin and the need to learn and adapt to American ways and values.

Frederick Wiseman è un filmmaker e documentarista americano, nato a Boston, Massachusetts, nel 1930. Ha iniziato la sua carriera come regista nel 1967 e da allora ha girato più di 41 film, tra i quali si contano solo due lungometraggi di finzione Seraphita's Diary (1982) e The Last Letter (2002). L'importanza della sua arte è stata riconosciuta grazie agli svariati riconoscimenti che gli sono stati assegnati nel corso degli anni, tra i quali il premio Dan David per l'importanza culturale delle storie raccontate nei suoi film nel 2003, il premio alla carriera George Polk, conferito annualmente dalla Long Island University per onorare il suo contributo all'integrità giornalistica e al report investigativo nel 2006 ed il Leone d'Oro alla carriera alla 71a edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nel 2014.

Frederick Wiseman is an american filmmaker and documentarian, born in Boston, Massachusetts in 1930. He began his career as director in 1967 and since then he directed more than 41 movies, among which there are only two fiction feature films, Seraphita's Diary (1982) and The Last Letter (2002). His art's importance was recognized thanks to various honors assigned through the years, among which the Dan David Prize for the cultural importance of the stories told by his movies in 2003, the George Polk Career Award, conferred annually by the Long Island University to honor his contribution to his journalism integrity and his investigative reports in 2006 and the Golden Lion for Lifetime Achievement at the 71st Venice International Film Festival in 2014.

 

screenplay
Frederick Wiseman

cinematography
John Davey

editing
Frederick Wiseman
Nathalie Vignères

sound
Frederick Wiseman
Emmanuel Croset
Christina Hunt

producer
Moulins Films, LLC

contact
www.zipporah.com
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. document.getElementById('cloak0f4fe3dbd58f46078b70f60db95dcead').innerHTML = ''; var prefix = 'ma' + 'il' + 'to'; var path = 'hr' + 'ef' + '='; var addy0f4fe3dbd58f46078b70f60db95dcead = 'karen' + '@'; addy0f4fe3dbd58f46078b70f60db95dcead = addy0f4fe3dbd58f46078b70f60db95dcead + 'zipporah' + '.' + 'com'; var addy_text0f4fe3dbd58f46078b70f60db95dcead = 'karen' + '@' + 'zipporah' + '.' + 'com';document.getElementById('cloak0f4fe3dbd58f46078b70f60db95dcead').innerHTML += ''+addy_text0f4fe3dbd58f46078b70f60db95dcead+'';

retrovie italiane / 24 maggio 2016

È l’1 gennaio 1900, l’alba del nuovo secolo, e Olmo e Alfredo vengono alla luce nello stesso giorno: il primo è figlio di una modesta famiglia di contadini, il secondo appartiene a una ricca famiglia di proprietari terrieri. Olmo e Alfredo crescono insieme, giocano a raccogliere rane nei laghetti, si sdraiano sui binari del treno, corrono per la campagna emiliana. I due crescono, si sposano, vivono le conseguenze delle loro diverse condizioni sociali. Sullo sfondo la vita sociale e politica italiana del primo novecento: gli scioperi contadini, la prima guerra mondiale, il fascismo agrario fino al 25 aprile 1945, giorno della Liberazione. Prima parte del grande affresco del regista Bernardo Bertolucci sulla storia d’Italia.

retrovie italiane / 24 maggio 2016

Anni ’30, periodo fascista. I grandi proprietari terrieri, appoggiati dal regime fascista, vessano la comunità di braccianti agricoli attraverso le prepotenze di Attila, capo bracciante della famiglia di Alfredo. Ancora una volta Olmo e Alfredo vivono su due fronti contrapposti le vicende della storia, l’arrivo del giorno della Liberazione, quando i braccianti potranno vendicarsi dei loro aguzzini, Alfredo sarà processato e grazie all’intervento di Olmo, salvato da sicuro linciaggio. La seconda parte del film chiude la vicenda dei due amici, ormai riuniti in un rappacificato dopoguerra.

 

presenze / 24 maggio 2016

 

François è appena andato a vivere con la compagna Christine nella Vallée de Joux in Svizzera. Per mantenersi trova lavoro presso il piccolo giornale locale: dovrà tenere una rubrica di cinema e scrivere delle proiezioni dell'unico cinema del paese. Ma François non sa niente di cinema, e finirà col copiare di nascosto gli articoli della rivista Travelling per la quale scrivono critici cinematografici affermati. A Losanna, dove assisterà alle proiezioni per la stampa di alcuni film, incontrerà Rosa, critica rinomata. Tra i due s'instaurerà immediatamente una relazione perversa incentrata sull'amore per il cinema e il desiderio fisico.

François has just moved in with his partner Christine in the Vallée de Joux in Switzerland. He works as journalist in a small local newspaper. He writes a movie column on the screenings in the only cinema in town. But François knows nothing about movies and he will end up secretly copying all the articles for the review Travelling, a prestigious publication where renowned critics write. In Lausanne, where he attends some press screenings, he meets Rosa, famous critic. François and Rosa then start a perverse relationship centered on love for films and physical desire.

presenze / 24 maggio 2016

 

Nell'aprile del 1974 i giornalisti Joseph-Marie Cauvin e Julie Dujonc-Renens vengono inviati in Portogallo dalla Radio Suisse Romande per fare un reportage sugli aiuti della Svizzera ai paesi poveri. Cauvin è un giornalista di guerra che sta perdendo la memoria, Julie una convinta femminista: con loro Bob, un tecnico del suono prossimo alla pensione. Contro ogni previsione si imbatteranno in eventi di portata storica e si troveranno a documentare l’effetto della Rivoluzione dei Garofani sulle loro stesse vite. Mischiando stili filmici molto lontani fra loro, dal musical al cinema d'autore, Baier realizza una spassosa rilettura di uno dei momenti fondamentali della storia europea, riuscendo nel difficile compito di costruire una commedia politica. Il film, secondo volume della serie dedicata ai quattro punti cardinali dopo Comme des voleurs (à l’est), è stato presentato al Locarno Film Festival nel 2013.

April 1974, the journalists  Joseph-Marie Cauvin and Julie Dujonc-Renens are sent to Portugal by Radio Suisse Romande to make a reportage about the Swiss aids to the poor countries. Cauvin is a war reporter who is losing his memory, Julie a true feminist: with them there's Bob, a sound technician close to retirement. Unexpectedly, they will live through historical events and report the consequences of the Carnation Revolution on their lives. Mixing several different filmic styles, from musical to authorial, Baier makes a funny reinterpretation of one of the most important moments in European history, succeeding in the hard task of making a political comedy. The film, the second volume of the series dedicated to the four cardinal points, after Comme des voleurs (à l’est), was presented at the Locarno Film Festival in 2013.