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RASSEGNA STAMPA

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Rassegna stampa

05 Agosto 2020

«Cinematographe»
Martina Volonté

«Dopo il rinvio causato dal Coronavirus, il Sicilia Queer Filmfest conferma di mantenere la continuità del festival cinematografico e annuncia che la decima edizione di svolgerà dal 15 al 20 settembre, sempre a Palermo. “Sarà un’edizione davvero eccezionale, da tutti i punti di vista”, afferma il direttore artistico Andrea Inzerillo». 

05 Agosto 2020

«RB Casting»

Dopo il rinvio causato dall’epidemia di Coronavirus, il Sicilia Queer Filmfest conferma la decima edizione del festival dal 15 al 20 settembre 2020. [...] Nato a Palermo nel 2010, il Sicilia Queer filmfest – International New Visions è un progetto che si propone di promuovere la cultura cinematografica e il contrasto alla discriminazione sociale, e di difendere e sostenere la cultura delle diversità attraverso una valorizzazione di opere non conformi, esplorando un orizzonte costituito da sguardi volti a costruire una prospettiva nuova verso il cinema del futuro».

05 Agosto 2020

«cinema.italiano.info»

«Dopo il rinvio causato dall’epidemia di Coronavirus, il Sicilia Queer conferma di mantenere la continuità del Festival e annuncia che svolgerà la sua decima edizione dal 15 al 20 settembre 2020. "Sarà un’edizione davvero eccezionale, da tutti i punti di vista" - afferma il direttore artistico Andrea Inzerillo. "Continuiamo a lavorare in una situazione di grande incertezza riguardo quel che avverrà di qui a poche settimane, e condividiamo le preoccupazioni espresse nel corso di questi mesi dal mondo del cinema tutto (dalle produzioni all’esercizio cinematografico fino ai festival) [...]».

20 Ottobre 2019

«Giornale di Sicilia»
Antonella Filippi

«Tutto è cominciato dalle parti del Teatro Palladium, a Roma, in una notte di pioggia: Costanza Quatriglio, regista e direttrice didattica del Centro Sperimentale di Cinematografia, sede Palermo, propone una la collaborazione tra le Giornate  degli Autori, sezione indipendente della Mostra del Cinema di Venezia, e Palermo [...] “C’è anche la complicità con gli altri festival che s’aggirano in città l’Efebo d’oro’, il Sole Luna’, il ‘Sicilia Ambiente’, il Sicilia Queer’, e con l’Institute Français e l’Istituto polacco di cultura”».

26 Luglio 2019

«i-D Vice»
Roberto Nisi

« Se vi chiedessero in quali luoghi trovare i principali festival cinematografici queer del mondo, cosa risponderesti? Sicuramente vi buttereste su città come Londra, Berlino, Los Angeles o New York, ma siamo pronti a scommettere che non avreste mai neanche lontanamente pensato a Palermo, in Sicilia. Nonostante la città, e in generale l'isola, sia famosa in tutto il mondo per il suo ritmo assonnato ma allo stesso tempo caotico, per la sua concentrazione di chiese cattoliche decorate con mosaici e per essere il luogo che ha dato i natali a Domenico Dolce di Dolce e Gabbana, non bisogna dimenticare che è anche la sede del Sicilia Queer Filmfest, un'iniziativa che ogni anno celebra i lavori più coraggiosi e originali nel campo della produzione cinematografica contemporanea a tema queer».

26 Luglio 2019

«La Repubblica – REPtv»

«È possibile fare film nei paesi in guerra? Quando la realtà mette a rischio la tua stessa vita e la situazione in cui ti trovi cambia continuamente? Durante la masterclass del 31 maggio 2019, in un dialogo con la studiosa Donatella Della Ratta organizzato in collaborazione con il Sicilia Queer FilmFest, il regista siriano Avo Kaprealian ha risposto a queste e tante altre domande».

16 Luglio 2019

«Cinergie»
Marco Grifò

Sul queer contemporaneo

Sicilia Queer FilmFest 9, 30 maggio-5 giugno 2019

«Sarebbe una lista molto lunga, quella che dimostrerebbe come il Sicilia Queer FilmFest, che si tiene a Palermo, stia portando avanti un lavoro di coerenza e di attenzione come poche altre piccole realtà cinematografiche quantomeno europee. E si parla di lista perché questo lavoro di coerenza si traduce nella sconfinata serie di autori (registi, attori, scrittori, musicisti) che il festival invita e ha invitato in passato, e che sono stati così introdotti al successo in altri festival di grandissimo tenore. Si pensi alle parentesi dedicate a Xavier Dolan nelle prime edizioni, proseguite e ampliate con precisione finché non è giunto il successo di Mommy (2014) a Cannes; si pensi a Gabriel Abrantes, a cui il festival ha dedicato la prima retrospettiva in assoluto dei suoi lavori nel 2017 e che viene premiato dalla Settimana della Critica di Cannes nel 2018; si pensi a Carlos Conceiçao, i cui corti sono sempre stati divisi fra Cannes, Berlino e il Sicilia Queer, e il cui ultimo lungometraggio, dopo la prima berlinese, ha trionfato al Sicilia Queer numero IX».

10 Luglio 2019

«La Repubblica – Palermo»
Giorgio Lisciandrello

«Nel dibattito ospitato su La Repubblica si è tornati molto spesso sulla questione dei Cantieri culturali alla Zisa e più in particolare sulla questione del cinema De Seta. “L’unica sala cinematografica pubblica della Sicilia” rappresenta evidentemente, nella sua inespressa potenzialità, un punto dolente che racconta molto della città e delle sue dinamiche. In questi anni ci siamo spesso interrogati su ciò che è e su ciò che potrebbe essere il cinema De Seta. Ed è proprio quel “potrebbe essere” che ci ha spinto a dialogare in giro per l’Italia con diverse realtà che hanno intrapreso un percorso di costruzione di uno spazio pubblico che si occupa di promozione della cultura cinematografica. [...]».

27 Giugno 2019

«Cogito et Volo»
Rossella Azzara

«Ogni anno, da 9 anni ormai, in prossimità del Gay Pride, si usa preparare i Cantieri Culturali della Zisa a Palermo per ospitare un grande evento cinematografico fuori dal comune: il Sicilia Queer Film Festival. Fiumi di persone, cinefili e non, accorrono da tutte le parti per assistere alle nuove proposte che si distinguono in due sezioni competitive (Nuove Visioni e Cortometraggi), una sezione fuori competizione (Panorama Queer), due sezioni dedicate alla storia del cinema (Carte Postale à Serge Daney e Retrovie Italiane), una sezione dedicata all’indagine di paesi ignoti (Eterotopie)».

25 Giugno 2019

«FilmTV»
Matteo Bailo

«Mykki Blanco è tutto ciò che non ci si aspetterebbe da un rapper: trasformista, musicalmente frammentato, opposto all’immagine machista che l’hip hop pare possedere, grazie a una creatività che gioca in continuazione con l’identità di genere. Nato a Orange County nel 1986, ha esordito con l’album Mykki nel 2016 e nel 2019 ha annunciato il secondo disco. Continua a ritenersi un artista prestato alla musica, e nell’ultimo video di Madonna Dark Ballet ha indossato le vesti di Giovanna d’Arco. Lo abbiamo incontrato alla 9ª edizione del Sicilia Queer filmfest (a Palermo dal 30/5 al 5/6), dove è stato insignito del premio Nino Gennaro per il suo contributo alla cultura queer. Un dialogo tra business musicale, aspirazioni avveratesi e attimi di commozione».