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RASSEGNA STAMPA

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Rassegna stampa

«Ritorna un nuovo appuntamento per le anteprime verso la tredicesima edizione del Sicilia Queer filmfest. Stasera alle 20,30 verrà proiettato al Cinema Rouge et Noir (in replica domani alle 20,45 a Catania al Cinema King e domenica alle 20,45 a Messina, Cinema Lux) “Gigi la legge” (Italia, Francia, Belgio 2022), il film di Alessandro Comodin, un piccolo gioiello del cinema italiano contemporaneo [...]».

23 Gennaio 2023

«doppiozero»
Nadia Nadotti

«Ruth Beckermann io l’ho scoperta in ritardo e a ritroso, partendo dal suo film più recente, Mutzenbacher (vincitore della sezione Encounters della Berlinale 2022), grazie alla splendida retrospettiva milanese e all’appassionata personale dedicatele nel novembre e dicembre scorso rispettivamente da Filmmaker e dal Sicilia Queer Filmfest. Cominciamo dunque da lì, da una pellicola che è un’esplosione di humour, lucidità femminista, ‘scorrettezza’ politica o indisponibilità a far propri i nuovi copioni di un perbenismo stantio».

28 Dicembre 2022

«La Repubblica - Palermo»
Marta Occhipinti

Morto Nicola Bravo, animatore culturale di Palermo.

Grazie a lui il successo di "Una marina di libri"

«E tra i messaggi anche quelli di chi è stato con lui fino all'ultimo giorno. Progettando ancora nuovi momenti di incontro tra cinema e letteratura per una cultura indipendente. “Con Nicola Bravo abbiamo condiviso tanti momenti della nostra esistenza: fino a qualche settimana fa ci scambiavamo mail e telefonate per parlare del futuro delle nostre manifestazioni - scrivono su Facebook dal Sicilia Queer Filmfest- dell'importanza dell'indipendenza, dell'ostinata incapacità di ascolto che si può incontrare e dell'altrettanto ostinato e beckettiano bisogno di continuare, nonostante tanti, nonostante tutto. Cercheremo nel nostro piccolo di non perderne la memoria”».

27 Dicembre 2022

«Giornale di Sicilia»
Luca La Mantia 

Lutto nella cultura a Palermo:

morto Nicola Bravo, anima di «Una marina di libri»

«Un toccante ricordo si legge nella pagina Facebook del Sicilia Queer filmfest: “Con Nicola Bravo abbiamo condiviso molti momenti della nostra esistenza: fino a poche settimane fa scambiavamo mail e telefonate per parlare del futuro delle nostre manifestazioni, dell’importanza dell’indipendenza, dell’ostinata incapacità di ascolto in cui ci si può imbattere e dell’altrettanto ostinata e beckettiana necessità di continuare, nonostante molti, nonostante tutto. Una marina di libri è probabilmente la manifestazione che più sentiamo vicina, per calendario e non solo, nella programmazione culturale indipendente della città, e sappiamo quanto Nicola ne rappresentasse lo spirito. Lo ringraziamo per le tante occasioni d‘incontro e ci rammarichiamo fortemente per quelle che non potremo più avere. Proveremo nel nostro piccolo a non disperderne il ricordo”».

22 Dicembre 2022

«Cinergie – Il cinema e le altre arti»
Eleonora Santamaria

Magia violenta e vento tra le barbe.

Sicilia Queer Film Festival 2022

«La musica di un grammofono ci conduce al centro del festival. Lo schermo lampeggia di rosa e celeste, figure ectoplasmatiche svelano lentamente due corpi ibridi, visi truccati, percepiti come femminili e dalla barba nera. I loro peli sono accarezzati dal vento mentre le immagini sbiadiscono e si sovrappongono. Sguardi indecifrabili e, infine, la meraviglia. Bearded birds è il trailer diretto e interpretato da Marie Losier per l’edizione del 2022 del Sicilia Queer Film Festival, avvenuta dal 30 maggio al 5 giugno [...]».

06 Dicembre 2022

«La Repubblica - PA»
Marta Occhipinti

Il picchiatore e la ballerina:

l’amore ruvido di “Ciurè”

«Oggi, alle 21, al cinema Rouge et Noir (piazza Verdi, 8), in anteprima per il Sicilia Queer Film festival, il debutto alla regia dell’attore palermitano Gianpiero Pumo: “Ciurè”, nelle sale da domani, affronta il tema dell’omotransfobia e racconta di personaggi marginali di una società che ghettizza il diverso».

06 Dicembre 2022

«Film Tv»
Matteo Marelli

«[...] Da sempre I Mille Occhi indaga il rapporto passato/presente, non tanto in termini di contemplazione/compiacimento, ma alla ricerca di una connessione con quella parte di Storia del cinema che ancora produce senso e idee, che produce altri film e altre consapevolezze della realtà: è qui che trova spazio il focus su Mark Rappaport (in triangolazione con Sicilia Queer Festival e Filmmaker Festival), uno sperimentatore che, partendo dal cinema hollywoodiano classico, lavorando negli interstizi, ne mette in evidenza il rimosso, i lapsus, rendendo esplicito l’implicito».

01 Dicembre 2022

«Giornale di Sicilia»
Simonetta Trovato

«Un focus su Ruth Beckermann, regista e documentarista austriaca, di origine ebrea, figlia di due sopravvissuti alla Shoah, che si dagli anni Sessanta si è sempre occupata di memoria, recuper dei vlaori e dei linguaggi. Il focus sulla Beckermann è organizzato dal Sicilia Queer filmfest con la Cineteca Nazionale, la Fondazione e il Centro sperimentale di cinematografia, in collaborazione con il festival Filmmaker di Milano».

01 Dicembre 2022

«La Repubblica - PA»

«Una due giorni dedicata a Ruth Beckermann, una delle voci più autorevoli del cinema austriaco contemporaneo. Così il Sicilia Queer filmfest, assieme alla Cineteca nazionale, la Fondazione Centro sperimentale di cinematografia e il Centro sperimentale di cinematografia – sede Sicilia, anticipa la sua tredicesima edizione».

15 Novembre 2022

«FilmTV»
Giuliao Sangiorgio

«Di Ruth Beckermann, protagonista della retrospettiva (completa, sottolineamolo: una rarità) della rassegna milanese, parliamo a pagina 6, in particolare del suo Mutzenbacher. Ma la regista austriaca, già vincitrice del festival nel 2016 con The Dreamed Ones (due corpi di giovani attori, le parole di Ingeborg Bachmann e Paul Celan, un incontro), non è la sola ospite importante del 42° Filmmaker, e non è la sola a tenere una masterclass: c’è anche, per esempio, Béla Tarr, da tempo lontano dalla regia. E Mark Rappaport, revisore della storia del cinema, protagonista di un omaggio che, partito dal Sicilia Queer filmfest, si concluderà a I mille occhi di Trieste [...]».